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Milan-Uefa, ci risiamo. Come viene riportato dalla Gazzetta dello Sport, il club rossonero ha deciso di fare ricorso al Tas di Losanna per cercare di modificare la sanzione Uefa, che prevede il .
PRECEDENTE - E' la seconda volta in pochi mesi che il Milan decide di fare ricorso al Tas. Il 27 giugno scorso, infatti, l'Uefa escluse il club dall'Europa League, ma grazie al reclamo presentato al Tribunale Arbitrale dello Sport, i rossoneri ottennero la possibilità di disputare la competizione conquistata sul campo. Adesso dunque ci sarà una nuova battaglia, con l'Uefa che è decisa a far valere il proprio ruolo decisionale, ma il Milan ritiene che la sanzione sia eccessiva, considerando che la nuova proprietà ha ereditato comunque una situazione difficile.
MOTIVAZIONI - L'Uefa ha deciso di non patteggiare con l Milan, (il Settlement) ma ha scelto autonomamente, riproducendo sostanzialmente la sentenza dell’estate scorsa e rinviando un’eventuale esclusione delle coppe europee tra tre anni. Già il fatto che si minacci l'esclusione dalle competizioni viene considerato eccessivo e inoltre c'è da considerare che risanare il bilancio fino al limite consentito di un passivo di 30 milioni non è scontato per un club che parte da -126 e che da poco ha iniziato un percorso virtuoso. In più, l'Uefa potrebbe sanzionare anche il deficit lasciato in eredità da Yonghong Li, e questo potrebbe creare ulteriori problemi a una società che già si è vista trattenere 12 milioni di euro di profitti dall'Europa League. Se ci aggiungiamo inoltre il limite alla rosa nelle competizioni Uefa nelle prossime due stagioni, il quadro è completo. Vedremo cosa succederà, ma il Milan non starà certamente a guardare.
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