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Domani sera, alle ore 20:30, i riflettori dello stadio ‘Giuseppe Meazza’ in San Siro si accenderanno per il , in campionato, tra Inter (da calendario ‘padrona di casa’) e Milan.
Oggi, al ‘Milanello Sports Center’ di Carnago (VA), Gennaro Gattuso, tecnico rossonero, ha tenuto la di presentazione della sfida: un appuntamento al quale hanno partecipato, come di consueto, molti cronisti, che hanno chiesto all’allenatore calabrese di tutto e di più sulla stracittadina di domani.
Un incrocio, va ricordato, di fondamentale importanza non soltanto per la pura e semplice supremazia cittadina, bensì soprattutto per la classifica di e per le ambizioni di Alessio Romagnoli e compagni. Il Milan, tra l’altro, non vince il derby ‘in trasferta’ dal 14 novembre 2010, quasi 8 anni, quando si impose per 1-0 con il calcio di rigore trasformato da Zlatan Ibrahimović nell’anno dell’ultimo Scudetto.
Ma come si vince, un derby? In conferenza, Gattuso ha sottolineato senza mezzi termini: “Con grandi giocate, con un pizzico di fortuna. Ho rivisto il derby dell’anno scorso, siamo stati molto fortunati, meritavano loro”, il suo commento, al quale, però, ha anche aggiunto di volerlo giocare con tranquillità, e di volerlo preparare, in queste ultime ore a Milanello, nel migliore dei modi.
In particolare, più che sulla testa, giacché queste, come confermato qualche giorno fa da Jesús Suso, “”, Gattuso ha fatto intendere di voler puntare sulla tecnica dei suoi giocatori, probabilmente più abbondante rispetto a quella dell’Inter, che, al contrario, punta maggiormente sulla fisicità, e sulla consapevolezza dei suoi giocatori di essere forti.
“Non ho particolari ansie”, ha evidenziato a tal proposito l’allenatore del Milan, “ho la consapevolezza che siamo forti”. Proprio questa particolarità, la mentalità vincente che, da anni, contraddistingue per esempio la Juventus, può rivelarsi la carta decisiva per superare l’Inter nel derby più sentito e atteso dell’epoca recente del calcio meneghino. Sul fronte nerazzurro, comunque, Spalletti dimostra di non avere alcuna paura del Diavolo: .
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