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Milan-Benevento, sulla carta, era un match scontato, ma come sempre nel calcio c'è poco di scontato. Ecco allora che i campani, chiamati a vincere per continuare a coltivare il sogno Serie A, giocano un buon primo tempo, sfiorano il gol quando Ricardo Rodriguez sbaglia un banale retropassaggio e costringe Donnarumma a un recupero disperato sulla linea, per poi trovarlo 29' con Iemmello, che può usufruire di una dormita di Bonucci, che lo tiene in gioco. In tutto questo Milan è quasi spettatore: i rossoneri iniziano con il freno a mano tirato e crescono, scossi, solo dopo il gol subito, ma creano pochissimo nonostante le due punte in campo.
Il secondo tempo si apre con un cambio importante per il Milan, con Gattuso che mette Suso per Borini. Nella sostanza, però, cambia poco: i rossoneri fanno la partita, ma faticano a creare, il Benevento si chiude bene e prova a ripartire. L'occasione più grande la costruisce Kessiè , che parte in percussione, entra in area e calcia violentemente. Puggioni non può nulla, ma la palla si stampa sulla traversa. All'80' il Benevento rimane in dieci, per l'espulsione di Diabatè, ma anche con l'uomo in più i rossoneri non riescono a sbloccarsi e a trovare il gol.
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Nella serata horror del Milan è difficile trovare dei rossoneri convincenti, ma non tutto è da buttare. Ricardo Rodriguez, al netto del quasi autogol nato da un'incomprensione con Donnarumma, gioca una partita di spessore. Nel primo tempo il gioco si sviluppa quasi esclusivamente sulla sua fascia e anche nella ripresa mette qualche cross interessante. Alla terza consecutiva da titolare, Cristian Zapata conferma di poter dare molto a questo Milan. Il colombiano non si fa mai superare e ogni tanto si spinge avanti in maniera costruttiva. Da segnalare, una chiusura decisiva nel primo tempo.
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Serata da dimenticare per Davide Calabria, che sulla corsia di destra gioca una partita a dir poco anonima. Il numero 2 spinge pochissimo e nelle rare volte in cui si avventura in avanti non riesce a fornire palloni interessanti. Quella di Leonardo Bonucci è una partita di buon livello, il capitano è il play "occulto" di questo Milan e le sue giocate sono spesso interessanti. Un suo errore, però, condiziona tutta la partita dei rossoneri: è lui a tenere in gioco Iemmello sul gol del Benevento. Bocciati anche Andrè Silva e Patrick Cutrone. Schierati dal primo minuto, sciupano entrambi una grande occasione per mettersi in mostra e soprattutto per regalare punti pesanti al Milan. Mai pericolosi, a volte danno l'impressione di pestarsi i piedi. A loro parziale discolpa, non si può non considerare la penuria di palloni interessanti ricevuti.
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Dopo le dichiarazioni della vigilia, Gennaro Gattuso sorprende tutti e schiera un Milan a due punte, con un 4-4-2 che prevede Andrè Silva e Cutrone titolari. A centrocampo riposa Suso, al suo posto Borini. La mossa paga: la sterilità offensiva del Milan è evidente per lunghissimi minuti e a centrocampo Biglia e Kessiè fanno troppo poco per organizzare la manovra, che si sviluppa quasi esclusivamente dai piedi di Ricardo Rodriguez. Il 4-4-2 dura 20 minuti, poi 4-3-3. A inizio secondo tempo entra Suso, per Borini, per alzare il tasso tecnico dei rossoneri, una mossa adeguata al momento. Cambia anche Kalinic per Silva e negli ultimi minuti è costretto a togliere Biglia, infortunato, per mettere Locatelli. La sensazione è che stasera, anche lui abbia sbagliato qualcosa.
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