Pagelle Milan-Inter: analisi, giudizi, Top e Flop della gara

Il derby non è una partita come tutte le altre e spesso questo si vede anche a livello di gioco. Dopo una serie di stracittadine pirotecniche, questo Milan-Inter ricorda quello di Coppa Italia: una partita ad alta intensità, ma bruttina, come squadre più attente a controllare l'avversario che non a punirlo. Il primo tempo scorre via senza particolari sussulti, ad eccezione di due episodi chiave: al 19' Handanovic è bravissimo a negare a Bonucci la gioia della seconda rete consecutiva, mentre al 39' il VAR a strozzare in gola l'urlo di gioia di Icardi (fuorigioco millimetrico).

Il secondo tempo inizia con l'assalto all'arma bianca dell'Inter, con un Milan contratto, quasi impaurito. L'occasione più grande, per i nerazzurri, passa dai piedi di Icardi, che si mangia un gol praticamente fatto, a porta vuota, calciando a lato dal cuore dell'area piccola. Un episodio, questo, che sveglia il Milan: il "Diavolo" alza il baricentro e riesce a rendersi pericoloso dalle parti di Handanovic in un paio di occasioni. Il tempo scorre, le squadre si allungano, scoprendo il fianco, ma nessuno riesce ad approfittarne. Kalinic da una parte e Icardi dall'altra falliscono il colpo del KO. Finisce in pareggio, all'Inter va bene così, il Milan invece saluta, salvo improbabili miracoli, il sogno Champions League.

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 I TOP 

Per l'ennesima volta in stagione Franck Kessiè finisce nella lista dei migliori. Il centrocampista ghanese gioca l'ennesima partita sontuosa di un 2018 che lo sta vedendo in rapida ascesa. Il copione, ormai, è il solito: corsa, palloni recuperati, contrasti vinti e inserimenti pericolosi. A Torino, contro la Juventus, aveva trovato il gol, oggi quella gioia non arriva, ma Leonardo Bonucci gioca comunque una partita di grande sostanza, vincendo molti duelli difensivi e guidando la difesa con autorità. Come se non bastasse, sfiora il gol nel primo tempo.  Le critiche pubbliche, post Juventus, sono servite ad Hakan Calhanoglu che oggi ha giocato una gran partita. Preso di mira dagli avversari, che lo stendono senza troppi complimenti in diverse occasioni, quando ha la palla tra i piedi il turco è un pericolo costante per gli avversari.

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 I FLOP 

A Torino Giacomo Bonaventura era sembrato un po' stanco, certamente non brillante, una sensazione che il numero 5 ha confermato, quattro giorni più tardi, nel derby. Spesso spaesato, Jack ha faticato a dare qualità alle ripartenze rossonere, sbagliando qualche passaggio e qualche inserimento di troppo. Chiamato a sostituire lo squalificato Biglia, Riccardo Montolivo oggi non riesce a non far rimpiangere l'argentino. Il numero 18 è attento in fase di interdizione, ma osa davvero poco in fase di impostazione. I passaggi in orizzontale e i retropassaggi si sprecano e al Milan manca la velocità necessaria per sorprendere l'Inter. Giornata da dimenticare anche per Suso. Spesso protagonista nei derby, oggi lo spagnolo è parso a dir poco sottotono. Tra palloni non controllati, cross sbagliati e dribling falliti, dalla sua parte il Milan non riesce quasi mai a pungere.

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 IL MISTER 

Il suo 4-3-3 è ormai rodato e anche alla luce dell'assenza di Biglia, obbligata la scelta di Montolivo, l'unico dubbio per Gennaro Gattuso era in attacco e la scelta di Cutrone, tutto sommato, si rivela corretta vista la solita grinta messa in campo dal numero 63. Per il resto il suo Milan gioca una partita attenta: squadra corta, aggressiva e pronta a ripartire. Da segnalare però qualche momento difficile, come i primi minuti di entrambi i tempi, in particolare il secondo, come se i rossoneri fossero rimasti negli spogliatoi. Al 70' mette Kalinic e Locatelli per Cutrone e Montolivo.

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