Pagelle Milan-Lazio: analisi, giudizi, Top e Flop della gara
Patrick Cutrone, attaccante del Milan (credits: acmilan.com)
Tutto il meglio e il peggio di Milan-Lazio, semifinale di andata di Coppa Italia e che si è conclusa da pochi minuti allo stadio Meazza
Edoardo Lavezzari
LA PARTITA
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Cambia la competizione, cambiano gli interpreti (alcuni almeno) e cambia anche Milan-Lazio. Domenica, in campionato, le due squadre erano sull'1-1 a metà primo tempo e le occasioni, per raddoppiare non erano mancate. Stasera, invece, nella semifinale di andata di Coppa Italia, la squadra di Gattuso e quella di Inzaghi si affrontano a ritmi decisamente più bassi e con un atteggiamento più guardingo. L'agonismo non manca, ma lo spettacolo latita. Un copione, questo, che non cambia nel corso del primo tempo, ma nella ripresa.
Nel secondo tempo, infatti, la squadra di Simone Inzaghi rompe gli indugi e cerca il gol con insistenza. Il "Diavolo" soffre, si chiude a riccio e prova a ripartire e una volta passato al 4-3-1-2 riesce anche a rendersi pericoloso, in particolare al 75' quando Calhanoglu si mangia un gol praticamente fatto su respinta di Strakosha, bravissimo su un colpo di testa ravvicinato di Cutrone.
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I TOP
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Spettatore non pagante nei primi 45 minuti di partita, Gigio Donnarumma è chiamato in causa in diverse occasioni nella ripresa ed è bravissimo a farsi trovare pronto, in particolare di Immobile, a cui risponde con una parata di pura agilità. Era qualche settimana che non giocava titolare e questa sera Gennaro Gattuso lo ha rispolverato come terzino sinistro, viste le tante assenze e Fabio Borini si ha risposto presente. La sua non è una partita scintillante, è vero, ma l'ex Sunderland gioca una partita attenta, soffre poco gli esterni e quando può si spinge in avanti per qualche percussione. Entrato nella ripresa per dar man forte a Kalinic e fischiatissimo dai tanti tifosi della Lazio presenti a San Siro, Patrick Cutrone gioca uno spezzone di partita sontuoso. E' proprio lui a dare sostanza all'attacco rossonero, fin troppo spento prima del suo ingresso.
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I FLOP
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Nikola Kalinic torna titolare, ma per lui, oltre alla sostituzione nel finale di partita, ci sono solo i fischi di un San Siro spazientito dall'ennesima prestazione incolore dell'ex Fiorentina che, anche questa sera, lotta, ma non è mai pericoloso e quando il Milan passa alla due punte a farsi notare il solito, grintosissimo Cutrone, non lui. Serata difficile anche per Manuel Locatelli. Il centrocampista classe '98 torna titolare, non davanti alla difesa, ma come mezz'ala e non è mai a suo agio, tanto che Gattuso decide di rinunciare a lui al momento dell'ingresso di Calhanoglu. Il numero 73, per ora, ha solo un ruolo ed è quello di regista. Eroe domenica pomeriggio, autore di una prestazione incolore questa sera: è questa la parabola di Giacomo Bonaventura. Il numero 5 nel tridente offensivo fatica: raramente salta l'uomo e non è mai pericoloso vicino alla porta. Sicuramente la stanchezza pesa, ma da lui è lecito aspettarsi qualcosa iin più. Una nota di demerito, infine, per Hakan Calhanoglu, che gioca una partita discreta ma fallisce un'occasione enorme, calciando alto un gol già fatto.
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IL MISTER
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Costretto a fare di necessità virtù viste le assenze (pesa in particolare quella di Ricardo Rodriguez) Gennaro Gattuso decide di affidarsi a Fabio Borini nel ruolo di terzino sinistro, a centrocampo non rinuncia a Kessiè e inserisce Locatelli, con Bonaventura che torna nel tridente offensivo, al posto di Calhanoglu a cui viene concesso un turno di riposo. Tutte scelte che nel complesso pagano, i rossoneri tengono botta contro un Lazio ben messa in campo e che può contare, al contrario di domenica pomeriggio, anche su Ciro Immobile. Nella ripresa, con il Milan in sofferenza, riporta Bonaventura a centrocampo e mette Calhanoglu per Locatelli: una mossa pensata per alzare il baricentro della squadra, a cui segue la decisione di passare al 4-3-1-2 per dare peso a un attacco evanescente nei primi 60 minuti. Un cambio di modulo, questo, premiato dai fatti: perchè nel finale a fare la partita e sfiorare il gol sono i rossoneri.