Pagelle Milan-Ludogorets: analisi, giudizi, Top e Flop della gara
L'esultanza di Fabio Borini (GETTY Images)
Tutto il meglio e il peggio, in casa rossonera, di Milan-Ludogorets: match ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League
Edoardo Lavezzari
LA PARTITA
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Chiamato a difendere il 3-0 dell'andata, il Milan contro il Ludogorets gioca una partita onesta, ma non certo scintillante e del resto consumare troppe energie sarebbe potuto anche essere controproducente visti gli impegni importanti che attendono il "Diavolo" nei prossimi 10 giorni. Il primo tempo, quindi, scorre via senza troppi sussulti: il Milan gestisce pallone e gioco, il Ludogorets prova a pungere, ma senza troppa convinzione. Le emozioni più grandi arrivano da rapidi contropiedi dei rossoneri, che al 21' passano in vantaggio con Borini, tra i più positivi. Il secondo tempo non ha molto da dire, la partita si gioca a ritmi più compassati e c'è gloria anche per Antonio Donnarumma, che nell'unica occasione del Ludogorets (minuto 57) si fa trovare pronto. C'è spazio anche Kalinic, che gioca quasi 40 minuti al posto di Cutrone.
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I TOP
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Terzo gol consecutivo nelle ultime tre partite giocate per Fabio Borini, che scende in campo con il "veleno" chiesto da Gattuso a ogni intervista. L'ex Sunderland è tra i più propositivi, recupera qualche pallone importante e non sbaglia la grande occasione capitatagli al 21'. Tra i migliori finisce anche l'autore dell'assist a Borini, Patrick Cutrone. Il numero 63 gioca nel ruolo, per lui inusuale, di ala sinistra e come sempre si danna l'anima, risultando una spina nel fianco della difesa del Ludogorets. Assieme ai due attaccanti, tra i migliori finisce anche Riccardo Montolivo. Schierato mezz'ala sinistra il numero 18 gioca un'altra partita di grande sostanza, confermando di essere uno dei giocatori più affidabili in rosa.
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I FLOP
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Tornato titolare, l'ultima volta in Coppa Italia contro la Lazio il 31 gennaio, Manuel Locatelli non gioca la migliore delle partite. Il numero 73 nel corso del primo tempo perde un paio di palloni nella propria metà campo che potrebbero trasformarsi in occasioni pericolose per il Ludogorets, ma fortunatamente per lui e il Milan non è così.
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IL MISTER
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Alla vigilia Gennaro Gattuso aveva provato a tenere la tensione alta e il suo Milan, pur senza dannarsi l'anima gioca una partita matura, segna un gol nel primo tempo e poi non rischia nulla, ipotecando il passaggio del turno senza sprecare energie. Nel secondo tempo trova il modo per risparmiare Cutrone e Kessié e nel contempo mettere qualche minuto nelle gambe del rientrante Kalinic. La notizia migliore, alla fine, è la maturità mostrata da una squadra giovane come la sua.