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Dopo i pareggi rocamboleschi di Roma e Lazio, il Milan ha la ghiotta occasione di allungare sulle due romane, contro un Torino mai sconfitto in trasferta. L’avvio, però, è tutto di marca granata: Iago Falque firmerebbe lo 0-1 se Donnarumma non compisse un intervento miracoloso. Poco dopo, Belotti è pericoloso in area, ma il suo tentativo finisce alto. Il Milan appare spento e poco concreto: al 32’ ci provano prima Higuain e poi Cutrone con due tiri dalla distanza, ma in entrambe le occasioni la difesa ospite respinge. Sul finire di primo tempo, Suso ha la possibilità di portare avanti i suoi, ma spreca il contropiede con un tiro di destro che termina out.
Nella ripresa, la partita non si accende: il Torino abbassa i ritmi, ma il Milan non ne approfitta. Gli esteri di Gattuso faticano ad accendersi, le punte sprecano le poche occasioni a disposizione. Gattuso inserisce nella mischia Castillejo, che dà vivacità ma non basta. All’86’ Cutrone ha sui piedi la palla del vantaggio, ma calcia incredibilmente fuori da ottima posizione, solo davanti a Sirigu. La chance divorata dal numero 63 è l'ultima occasione della gara: il Milan si rammarica per il pareggio, ma ora la testa va all'Europa League, con la delicata trasferta di Atene.
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Donnarumma 7 – Il suo miracolo in avvio di gara su Iago Falque è l’immagine di serata: la parata migliore del campionato gli vale il titolo di Mvp rossonero.
Calabria 6 – Rispetto a Rodriguez, si fa vedere maggiormente in fase offensiva, dove si propone spesso, ma raramente crea azioni pericolose. Regge in fase difensiva.
Abate 6.5 – Dopo il giallo iniziale, alza il livello e diventa insuperabile: chiude spesso su Iago prima e su Zaza poi: buona la seconda da centrale, con personalità e qualità.
Zapata 6.5 – Come il compagno di reparto, viene fuori con il passare dei minuti: soffre gli attaccanti granata in avvio, poi prende sicurezza e non concede spazi a Belotti.
Rodriguez 6 – La fase difensiva funziona bene: da quella parte, il Torino non sfonda quasi mai. Meno lucido, invece, in fase offensiva, dove si propone poche volte.
Suso 5.5 – Fatica a dare la consueta vivacità ala manovra rossonera: perde tanti palloni e spreca un ghiotto contropiede nel finale di primo tempo.
Kessie 5.5 – Impreciso e lento, non riesce a dominare in mediana. Il duello con Rincon è tutto muscoli e fisicità: non riesce mai ad alzare il ritmo come vorrebbe.
Bakayoko 6.5 – Inizia in sordina, poi si dimostra prezioso in mezzo al campo: recupera diversi palloni ed è bravo ad uscire da alcune situazioni complicate.
Calhanoglu 5 – Senza dubbio il peggiore in campo tra i rossoneri: lento e impreciso, il turco sbaglia tanto e non si accende mai. Troppi errori che portano ad un’inevitabile sostituzione.
Higuain 5 – Svogliato e poco concreto: la partita del ritorno si rivela una gara fatta di corse a vuoto, pochi palloni giocati e qualche occasione sprecata. Non è mai pericoloso in area di rigore.
Cutrone 5.5 – Fino all’86’ merita ampiamente la sufficienza, grazie ad un primo tempo fatto di sostanza, corsa ed intensità: nel finale di ripresa, però, si mangia un gol già fatto, calciando fuori da ottima posizione, solo davanti a Sirigu.
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In una gara dove non incide per niente, Hakan Calhanoglu resta in campo troppo a lungo: l'uscita del turco è inoltre l'unica sostituzione del tecnico rossonero, che lascia in panchina troppo a lungo un giocatore vivace come Castillejo. Il suo Milan perde una chance ghiotta per consolidare il quarto posto: la testa, ora, va ad Atene.
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