Sono state tante le reazioni tra gli addetti ai lavori alla sconfitta odierna del Milan a San Siro contro la Fiorentina. In tal senso, ecco le parole del giornalista di Repubblica, Luca Pagni, attraverso il proprio "Bollettino Milan": "Breve annotazione dopo la sconfitta con la Fiorentina. Tra il comportamento di Gonzalo Higuain in campo (ormai un separato in casa in attesa di trasferimento) e le voci che si inseguono sul possibile arrivo di Arsene Wenger a Milanello, la nuova proprietà rappresentata dal fondo Elliott ha già preso tutti i vizi del (peggior) calcio italiano. Avrebbe dovuto rappresentare il classico esempio anglosassone di programmazione e razionalità e, invece, sembra voler risolvere i problemi cambiando i giocatori a ogni finestra di calciomercato e facendo saltare l’allenatore davanti a un momento di difficoltà.
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Pagni: “Higuain separato in casa e su Gattuso c’è l’ombra di Wenger”
E’ un’impressione, ma c’è da chiedersi se una società che vuole tornare protagonista in Europa possa permettersi le bizze di un giocatore: il quale, in quanto campione, dovrebbe essere il primo ad assumersi responsabilità e trascinare i compagni nei momenti di difficoltà. Se ne vuole andare e probabilmente verrà accontentato: ma allora può anche essere sostituito quando fa giocare la squadra in dieci. Facile fare i duri solo con Montolivo perché non ha voluto accettare una nuova destinazione in estate per difendere l’ingaggio da 3 milioni a stagione.
Se si è deciso di continuare con Gattuso fino alla fine dell’anno, sembrano paradossali le voci su Wenger. A parte giustificarne la scelta (sarà adatto al campionato italiano?), il Milan in questo momento non ha certo bisogno di incertezze e di un allenatore sfiduciato a metà: c’è un fondamentale quarto posto (per il conto economico, per gli sponsor, per la mentalità) da conquistare come imperativo categorico. Per cui: o si fa quadrato attorno a Gattuso o si interviene.
E’ chiaro che non si possono fare bilanci sulla gestione di Elliott che è proprietario da pochi mesi, con il nuovo ad che si è appena insediato. Ma se ne possono dare giudizi: tra la prima squadra che non vince da un mese, la Primavera in zona retrocessione, Gattuso in bilico, si rimane a San Siro, nuovo ricorso al Tas contro l’Uefa, tiramolla sullo stadio (si ristruttura San Siro, no si costruisce un nuovo stadio)…. diciamo che non è proprio un Natale tranquillo".
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