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PM – Alla scoperta del metodo Gattuso: grinta e attenzione ai dettagli

Edoardo Lavezzari

Oggi il Milan si è allenato sotto gli occhi dei giornalisti, andiamo alla scoperta del metodo Gattuso che tanto bene ha fatto al Milan

Dal nostro inviato a Milanello Edoardo Lavezzari

Arrivato al Milan in corsa, per sostituire Vincenzo Montella, Gennaro Gattuso ha ribaltato il Milan come un calzino e non solo per i risultati ottenuti. In questi mesi si è parlato molto dei cambiamenti portati dall'ex centrocampista rossonero dalle parti di Milanello, a partire da un modo di intendere il lavoro settimanale in maniera completamente diversa. Oggi, per la prima volta da anni a questa parte, alla stampa è stato permesso di assistere interamente a una seduta di allenamento del tecnico, per toccare con mano il "metodo Gattuso" e noi di Pianeta Milan eravamo presenti all'evento.

La seduta si è aperta con un po' di lavoro atletico, per scaldarsi prima delle esercitazione con il pallone e già da questa fase è chiaro quello che sarà il leit-motiv della giornata. Gattuso osserva ogni esercizio, coadiuvato dal suo staff, con attenzione e richiama (o elegia) i singoli per ogni singolo movimento, mostrando grande attenzione non solo per i dettagli, ma anche per tutta la rosa. Un trend, questo, confermato anche nella seconda parte dell'allenamento quando la squadra viene divisa in due gruppi, con Gattuso che segue personalmente delle esercitazioni di carattere tattico su una metà campo e la sua voce si sente costantemente. La cosa più interessante è che di questo gruppo fanno parte, oltre ad alcuni Primavera, anche molti dei giocatori meno utilizzati dal tecnico calabrese (o addirittura ai margini come Juan Mauri, Jherson Vergara e Nnamdi Oduamadi) e sono proprio loro a ricevere le maggiori attenzioni da parte del tecnico.

L'ultima parte dell'allenamento, invece, ci racconta l'altro caposaldo della filosofia di Gattuso: il Milan viene diviso in due squadre per una partitella su campo ridotto e senza portiere, la palla gira vorticosamente, i rossoneri corrono e non si fermano mai. Ogni interruzione dura un istante, giusto il tempo di rimettere in campo il pallone (Gattuso e i suoi collaboratori hanno due palloni ciascuno). Mai un attimo di pausa, mai un momento per riprendere il fiato. Intensità e corsa le parole chiave in questa fase, la palla gira con un flipper, le urla si sprecano, il sudore pure. Ecco come è stato forgiato il nuovo Milan.

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