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Il nome è più caldo che mai. Alexandre Pato viene accostato in maniera sempre più e i tifosi rossoneri si interrogano se l'eventuale ritorno del Papero possa essere effettivamente utile alla squadra di Gennaro Gattuso. Per sapere le ultime novità di mercato e soprattutto per capire le condizioni fisiche dell'attaccante, la redazione di Pianetamilan.it ha contattato in esclusiva Nicholas Gineprini, membro fondatore del portale calcio8cina.
Si parla di un prestito secco fino a giugno di Pato, con il Milan che contribuirebbe al 50% del'ingaggio. Pensa che sia un'operazione fattibile?
"Quest’anno con le cessioni di Witsel e la complicata vicenda Modeste, il progetto del Tianjin Quanjian è colato a picco. C’è voglia di ripartire, e di dare una svolta alla squadra. Questa modalità può essere fattibile, considerando che anche lo stipendio di Pato (6 milioni di euro), non è esagerato come quello di altri giocatori stranieri in Cina. Bisogna vedere se il Tianjin Quanjian vorrà monetizzare dal brasiliano, vista l’enorme quantità di denaro che rischiano di aver sprecato con Modeste".
Come giudica fino a questo momento l'esperienza di Pato al Tianjin Quanjian?
"Molto positiva, Pato ha segnato con buona regolarità e non è stato fermato dagli infortuni che hanno martoriato la sua carriera. Pato sui social mostra di apprezzare molto la sua esperienza cinese e il nuovo stile di vita, ma spesso ricorda anche il Milan e questo potrebbe essere un indizio. Il brasiliano si è destreggiato in più ruoli, da prima punta, poi anche ala e trequartista all’occorrenza. Sia nel 2017 che nel 2018 è stato il miglior giocatore in rosa per rendimento, andando sempre in doppia cifra: a volte si sono rivisti sprazzi di quel giocatore che anni fa incantava San Siro e strappava gli applausi al Camp Nou. Nel 2017 Pato ha segnato un gol simile a quello lampo contro il Barcellona, nella partita vinta contro il Guangzhou Evergrande".
Come si è evoluto il giocatore in questi ultimi anni? Crede possa essere ancora utile al Milan?
"Partiamo da un presupposto: un trasferimento in Cina non significa la fine della carriera per un giocatore, basti pensare a Paulinho, titolare nel Brasile e nel Barcellona dopo tre anni di Guangzhou, o a Witsel che è titolare al Dortmund dopo l’esperienza al Tianjhin Quanjian. Pato credo che abbia ritrovato una buona dimensione e che sia cresciuto molto dal punto di vista psicologico assumendo una personalità da leader".
Non si hanno più notizie di Yonghong Li, che è completamente sparito dai radar: dalla Cina ci sono notizie in merito?
"Ho sempre sostenuto che l’intera faccenda di Yonghong Li fosse una farsa, sin dal primo minuto, e la sua scomparsa non fa altro che rafforzare le mie convinzioni. A quanto pare gli hanno pure ritirato il passaporto a causa degli innumerevoli debiti che deve pagare. Dietro questa vicenda ci sono ancora molti interrogativi irrisolti: credo che questa domanda sia meglio porla a Berlusconi, che aveva lasciato il Milan in mani fidate..."
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