Dopo il 'no' della UEFA alla richiesta di voluntary agreement, il Milan passerà attraverso la formula del settlement agreement con l'organo calcistico europeo. Il settlement agreement prevede una serie di sanzioni, più o meno drastiche, a seconda dei casi e dello stato di salute economico di un club. Da Nyon la convocazione potrebbe arrivare a fine marzo: . Presentarsi davanti la UEFA con le carte in regola, infatti, potrebbe evitare al Milan sanzioni pesanti da sopportare.
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PM – Settlement agreement, ecco le sanzioni che si aspetta il Milan
Il club di Via Aldo Rossi si aspetterebbe una multa ed, eventualmente, limitazioni alla lista di giocatori da iscrivere all'edizione 2018-2019 della Champions League o dell'Europa League. Qualora arrivasse una restrizione di questo tipo, bisognerà fare valutazioni molto attente: in lista UEFA, infatti, non sarebbero permessi ingressi di giocatori più costosi rispetto a quelli usciti. Un esempio pratico: qualora il Milan comprasse 'Mister X' per 80 milioni, dalla stessa lista dovranno uscire giocatori per un valore di 80 milioni complessivi. Il 'Mister X' da 80 milioni, in quel caso, sarebbe utilizzabile soltanto in campionato.
Quel che è certo è che a Nyon il Milan ribadirà la volontà di Yonghong Li, attuale Presidente e proprietario del club, di non cedere la maggioranza, valutando al massimo l'ingresso di un socio minoritario e di quotare il club in borsa entro il 2020.
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