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Pobega a Milan TV: “Con Gattuso mesi importanti, Milanello il paradiso”

Pobega Milan Primavera
Il centrocampista della Primavera del Milan, Tommaso Pobega, ha così parlato ai microfoni del canale tematico rossonero

Donato Bulfon

Il centrocampista della Primavera del Milan, Tommaso Pobega, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni al canale tematico rossonero 'Milan TV'.

Sul tecnico Lupi: "Siamo partiti sicuramente avvantaggiati, perchè conoscevamo già il mister come persona e le sue richieste. Ovviamente è un po' diverso, perchè noi nel frattempo siamo maturati e abbiamo trovato un allenatore che ci ha voluto trovare più adulti e più professionisti. E noi abbiamo cercato di dimostrarglielo fin da subito e che credevamo in quello che ci chiedeva".

Sulla differenza tra Allievi e Primavera: "Si sente, si è visto subito a inizio campionato che alcune squadre che avevano iniziato male hanno dovuto anche esonerare degli allenatori. Si è voluto creare per la prima volta un torneo per mettere delle pressioni sane sui ragazzi, in modo da renderci più preparati quando saremo professionisti all'interno del Milan o fuori, in cui conta anche il risultato oltre alle prestazioni. Le amichevoli? Si cerca di imparare, soprattutto avere qualche malizia in più in determinate situazioni. Si cerca di affrontare la partita con il massimo dell'attenzione".

Sugli allenamenti con Gattuso: "E' stato un periodo molto importante, perchè lavoravamo con una persona alla quale, nella sua carriera da giocatore, come professionista non gli si poteva dire nulla. Questo ci ha fatto capire fin dal primo minuto che lui chiedeva rispetto per tutte le persone che lavorano con noi e che in campo bisogna dare più di quello che si ha".

Sul gruppo: "Abbiamo lavorato tanto all'inizio, perchè con alcuni compagni non avevamo mai giocato insieme. Abbiamo trovato sin da subito una buona alchimia e la capacità di aiutarci subito nel momento del bisogno. Gli stranieri arrivati quest'anno? Abbiamo cercato di portarli dentro al gruppo, anche per un discorso linguistico. La cosa fondamentale era capirsi in campo, quindi abbiamo cercato di parlargli il più possibile. Hanno faticato all'inizio, ma ora hanno preso ritmo e ci stanno dando una mano. Chi sarà la sorpresa? Per me può essere Tsadjout, se riesce ad avere continuità senza essere stoppato da problemi fisici".

Su Tiago Dias: "Andiamo a cercarlo spesso, perchè ha degli spunti che possono influire sul risultato. Quando riesce a far gol siamo tutti contenti. E' imprevedibile, ma ormai è un po' che giochiamo insieme e quindi spesso riusciamo a capire prima quali sono le sue intenzioni e ad adeguarci".

Sul pareggio di Bergamo come svolta: "Sì, perchè siamo arrivati lì e all'esterno si pensava ad una vittoria semplice da parte dell'Atalanta. E invece non è andata così. Potevamo anche vincere, visto alcune parate del portiere nel finale. Il mio momento più importante? Il gol al Chievo Verona è stato sicuramente il più importante. Mi ha dato molto entusiasmo, è stato ricco di felicità anche perchè arrivato nei minuti finali. Spero di riuscire a fare qualche gol in più nelle prossime partite. La condizione fisica? Come lavori in settimana, con i carichi che fai, si trasferisce tutto in partita. E' impossibile andare a velocità ridotte in allenamento e poi come per magia iniziare a correre al sabato".

Su Milanello: "E' il Paradiso, tutto quello che ti può offrire dal punto di vista calcistico lo puoi avere. Poi sta a te sfruttarlo al meglio".

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