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Sarà una partita delicata per il Milan. I rossoneri sono in risalita e la gara contro la Sampdoria potrebbe essere quella che consentirebbe agli uomini di Gennaro Gattuso di agganciare il sesto posto stabilmente. Inoltre dà il via a una serie di gare decisamente complicate. Ai microfoni di Radio Rossonera ha parlato Nicola Pozzi, ex sia rossonero che sampdoriano. Ecco le sue parole.
Sulla sua nuova esperienza calcistica con la maglia del San Donato Tavarnelle: “Mi diverto molto. È una realtà familiare molto diversa dal calcio professionistico anche se non manca la passione”.
Sulla Samp di oggi: “La Sampdoria ha creato un progetto tecnico importante portato avanti da società e allenatore; inoltre la squadra negli ultimi 2 anni è cresciuta molto. Di Giampaolo già si parlava bene da qualche anno, figuriamoci oggi considerato che ritengo la Sampdoria la squadra con i migliori principi di gioco dopo il Napoli”.
Su quanto fosse difficile giocare con il Milan in passato: "Quando giocavi contro il Milan sapevi già, a livello mentale, che avresti perso 2-0. Quella squadra aveva una tale forza tecnica e mentale che quasi sicuramente avrebbe conquistato i 3 punti perché se giocavano da Milan non ce n’era per nessuno. Negli ultimi anni le cose sono cambiate, tanto che anche le “piccole” possono pensare di potersi giocare la partita a viso aperto nel tentativo di riuscire a portar via dei punti”.
Su Milan-Samp: “Mi aspetto una partita aperta a qualsiasi risultato. I doriani non partono certamente battuti e il Milan, da quando è arrivato Gattuso, ha un altro spessore ed un’altra mentalità. Sono certo che sarà una partita molto bella da vedere e credo che la Sampdoria potrà giocarsela visti i valori importanti mostrati in questa stagione”.
Su Cutrone: “È un giocatore che mostra di avere fame. Sembra quasi che ogni allenamento e ogni partita rappresenti per lui l’occasione della vita. Sono molto contento della sua crescita e mi piace molto l’atteggiamento con cui affronta questo momento della sua carriera; è una bella pagina del calcio italiano di oggi”.
Su quale sarebbe il suo partner d’attacco ideale se oggi giocasse nel Milan: “Suso! È un giocatore con qualità tecniche straordinarie specie quando rientra sul mancino; ti mette in porta”.
Se gli manca la Serie A: “Sì, ma per fortuna posso dire di aver disputato 9 campionati di massima serie. È chiaro che gli infortuni fanno parte della carriera ma mi ritengo comunque un giocatore fortunato. Ho avuto offerte da club di Serie C ma onestamente ho preferito restare vicino casa con la mia famiglia. La mia passione per il calcio è rimasta intatta, questo a prescindere dalla categoria”.
La squadra dove ha lasciato il cuore: “Sicuramente la Sampdoria. Con la piazza doriana è rimasto un legame straordinario visti i 5 anni bellissimi trascorsi. Tifo i blucerchiati tuttora. A ogni modo ho molto a cuore anche l’Empoli, il club che mi ha permesso di esordire in Serie A”.
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