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Prime offerte per il Milan: su tutte quella del fondo arabo Al-Falasi

Yonghong Li Fassone Han Li Milan
Il Milan è percepito come un'azienda in vendita: sarebbe giunta dagli Emirati la prima offerta per la maggioranza del club rossonero. Ma non è l'unica

Daniele Triolo

'La Gazzetta dello Sport' e 'Repubblica' in edicola questa mattina hanno analizzato la situazione societaria del Milan e la posizione (piuttosto traballante, al momento) del suo proprietario e Presidente, l'imprenditore cinese Yonghong Li.

Il club di Via Aldo Rossi è percepito come un'azienda in vendita e, infatti, in questo periodo cominciano a giungere le prime offerte per la scalata ai vertici del club. Sia la 'rosea' che il quotidiano generalista spiegano come la prima, concreta offerta per acquisire la maggioranza della società rossonera sia arrivata dal fondo arabo che farebbe capo a Saaed Al-Falasi, uomo d'affari (commercio internazionale, edilizia, brokeraggio) con uffici a Dubai, precisamente ad Al Mankhool, quartier generale di alcune banche internazionali.

Tale offerta, attualmente, sarebbe stata congelata dal Milan in attesa di capire gli sviluppi del rifinanziamento del debito del club e della Rossoneri Sport Investments Luxembourg, controllata di Yonghong Li, nei confronti del fondo di investimenti statunitense Elliott Management Corporation. Per 'Repubblica', però, non si tratterebbe dell'unica proposta pervenuta in casa rossonera: ci sarebbe anche un fondo U.S.A. ed una cordata russa che rimanderebbe al socio di minoranza dell’Arsenal, il miliardario di origine uzbeka Alisher Usmanov.

Marco Fassone, ora, si trova a Londra, epicentro delle operazioni finanziarie legate al Milan: chissà che non torni in Italia con qualche notizia positiva sul futuro del club. L'ipotesi di un nuovo proprietario, magari inizialmente come socio di minoranza, comincia a prendere realmente piede.

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