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Qui Roma – Di Francesco in conferenza: “Contro il Milan voglio una grande risposta”

Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma
Eusebio Di Francesco, tecnico della Roma, ha introdotto i tempi principali della sfida di domani sera contro il Milan: le sue dichiarazioni

Daniele Triolo

Domani sera, ore 20:30, a 'San Siro', si disputa : oggi, intanto, Eusebio Di Francesco, tecnico giallorosso, ha presentato in conferenza stampa i temi più importanti del big match di campionato. Queste le dichiarazioni di Di Francesco:

Sulla gara pareggiata : “Siamo un po' rammaricati per come è andata la gara con l'Atalanta ma anche sollevati per come è andata a finire, potevamo anche vincere. Dobbiamo imparare e migliorare i tanti errori che abbiamo fatto, in particolar modo nel primo tempo”.

Sul sistema di gioco che adotterà domani: “Vorrei fare una premessa: il sistema di gioco va a farsi friggere quando all'interno dello stesso i giocatori non mettono le caratteristiche che servono a questi livelli: cattiveria, determinazione, concentrazione, attenzione e massima applicazione nel giocare di squadra. Non è avvenuto nel 4-3-3 del primo tempo, ma ogni numero diventa relativo senza queste caratteristiche. Non dirò niente invece del modulo contro il Milan. Bisogna perdere meno duelli, al di là dei sistemi di gioco”.

Su cosa si aspetta dalla gara contro il Milan: “Mi auguro una grande prestazione. Se dovessi scegliere il titolo del post gara contro il Milan, vorrei una grande risposta”.

Su Rick Karsdorp e Steven Nzonzi: “Potrebbero essere della partita dall'inizio, anche se c'è la possibilità che non abbiano i 90 minuti nelle gambe”.

Sui giocatori poco brillanti: “Non ho visto solo Kolarov e Fazio poco brillanti. Ad esempio ho fatto anche il nome di Manolas, ma è normale che chi abbia fatto il Mondiale sia in ritardo di preparazione. Siamo però solo alla seconda giornata. Sarebbe preoccupante se fossimo già in forma perfetta”.

Ancora sull'approccio alla gara contro l'Atalanta: “In campo non vanno dei robot, ma mi aspettavo anche io un'altra prestazione. Ho sostituito due giocatori nell'intervallo, se avessi potuto avrei cambiato tutta la linea difensiva ma non era possibile. Siamo solo alla seconda giornata e già ci sono dei processi alla stagione. Bisogna essere equilibrati nel dire le cose, io in primis. Il pugno che ho dato durante la partita è stato un errore e ne pago le conseguenze ma mi servirà da lezione e non accadrà più. Ero nervoso perché non riuscivamo a esprimere le nostre potenzialità. Ci siamo fatti delle domande, io devo trovare le soluzioni e mi auguro di trovare quelle giuste”.

Ancora sul modulo tattico più adatto alla rosa a disposizione: “Si può giocare con tanti sistemi di gioco, è un vantaggio avere tanti giocatori che possano ricoprire più ruoli. Io devo capire e trovare le soluzioni, se una cosa non va cerco di modificarla: non è debolezza ma intelligenza. Quando non si riesce a raccogliere quello che vorresti, o cambi qualcosa nella testa degli altri o cambi tu. Cosa mi avreste detto prima della partita contro il Barcellona? Che sono un pazzo ma dopo la partita mi avete fatto passare per un fenomeno. Il filo è troppo sottile. Chi non osa, chi non fa non sbaglia mai. Mi prendo volentieri le responsabilità, nel bene e nel male”.

Sulla possibilità di vedere assieme Nzonzi e De Rossi: “I due possono coesistere e l'hanno fatto bene lunedì ma l'avevo detto anche prima della gara. Ad esempio, sul gol preso quando Zapata ha rubato palla a Manolas, è stata fatta una pressione ottima. Un difensore dell'Atalanta ha buttato una palla in avanti quasi dalla linea di fondo e Manolas tra l'altro era messo benissimo, avrebbe dovuto solo scaricarla verso il portiere. Non tutte le aggressioni sono state fatte male ma è la cattiveria agonistica a fare la differenza”. 

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