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Raiola: “Donnarumma? I tifosi intelligenti vogliono che resti al Milan. E così sarà”

Mino Raiola
Mino Raiola, agente di Gianluigi Donnarumma, ha parlato ai microfoni del premio 'Football Leader 2018': le dichiarazioni integrali del procuratore

Daniele Triolo

Mino Raiola, agente di Gianluigi Donnarumma, ha parlato ai microfoni del premio 'Football Leader 2018' a Napoli. Queste le dichiarazioni integrali del procuratore:

Su Mario Balotelli: "Penso che siamo ritornati alla normalità, prima eravamo fuori di testa. Questa è una cosa importante, perché io l'avevo già detto. Mi avete criticato tutti quando l'ho detto, ma per me in Italia una punta più forte di Mario non c'è. E' una delle punte più forti al mondo e dobbiamo essere orgogliosi di averlo in Italia. Qualcuno ha ritenuto che ci si potesse qualificare anche senza Mario ed è un suo diritto, essendo un paese democratico".

Se Balotelli può tornare a zero in Italia: "Non è totalmente a parametro zero, ma questi son problemi miei. Per quanto riguarda Mario Balotelli in Italia, già alla prima domanda ti ho risposto che per me Mario è uno delle punte più forti in Italia. Quindi, chi ha in testa un progetto importante e ambizioso, oggi può fare un grande affare. Non credo che valga più la scusa di aver paura del comportamento, perché credo che Mario negli ultimi due anni abbia dimostrato quello che è oggi e quello che è la sua maturità. E' vice capitano di una nazionale. E' un grandissimo affare sia dal punto di vista economico che tecnico. Ora sta agli italiani decidere se fare questo affare o no".

Se Balotelli può andare al Napoli: "Questo va chiesto a Carlo. Il Napoli lì davanti ha quattro persone che occupano quella posizione. Poi se ci sono ancora in agosto bisogna vedere. Io oso dire che, tolto Lorenzo Insigne, lì davanti non ci sia nessuno forte come Mario. Poi sta a De Laurentiis valutare se vuole rinforzare la squadra o meno. Non sta a me giudicare questo".

Su Ancelotti al Napoli: "Il marchio Ancelotti non si discute. Credo che il Napoli abbia fatto una scelta difficile, ma anche coraggiosa, perchè per me, Sarri ha dimostrato un calcio nuovo, moderno e apprezzato in tutto il mondo. Carlo è un usato sicuro. Ha grandi stimoli per venire a Napoli, perchè sa che è una piazza che pretende tanto. E quindi credo abbia fatto una scelta giusta. Garanzia anche per i giocatori? Un grande allenatore lo è sempre, poi bisogna sposarsi. Questo è difficile".

Sul premio Football Leader: "Vedendo quelli che sono i colleghi premiati, sono orgoglioso di avere questo premio. Tra i tanti nomi ho visto tante persone che sono state importanti per il mio sviluppo personale sia da manager che come uomo. Da tutti quelli premiati ho imparato qualcosa. Se oggi sono qui devo anche ringraziare loro pubblicamente, da Zeman a Capello".

Sul futuro di Gianluigi Donnarumma: "Bisogna sempre rispettare i tifosi, specialmente quelli più intelligenti. E quando i tifosi parlano, bisogna rispettarli. Gigio rimane a vita al Milan. Quello è sempre stata la grande richiesta di questi tifosi che io rispetto fino in fondo. Se sto facendo ironia? È una parola che non conosco. . È più facile che vadano via i cinesi che lui".

Su cosa ci dobbiamo aspettare dal calciomercato: "Il calciomercato, come ho già detto tanti anni fa - perché la stampa italiana si dimentica quello che dico - è diventato un gioco a parte. C'è il calcio giocato e il calciomercato. In certi momenti, specialmente in questo periodo, il calciomercato diventa più importante del calcio giocato. Certe operazioni si fanno solo per farle".

Se Insigne è pronto per diventare capitano del Napoli: "Il Napoli è pronto ad avere Insigne come capitano? Bisogna rispettare le persone, nel bene e nel male. Troppo amore, a volte, fa anche male. Non si può amare una persona un giorno e odiarla il giorno dopo. Non si capisce più cos'è l'amore e l'odio se no. Quindi, Insigne è pronto per diventare capitano del Napoli. Non so se il Napoli sia pronto per averlo come capitano".

Su Justin Kluivert: "Il problema è che l'Ajax non vuol vendere né lui né gli altri gioielli, quindi credo sia difficilissimo non solo per i club italiani, ma per tutti".

Sul rapporto con Aurelio De Laurentiis e se lo incontrerà: "Abbiamo un rapporto speciale, diciamo così. Fino ad adesso abbiamo fatto poche cose, ma credo ci sia un rispetto reciproco. Non sempre vediamo le cose dalla stessa prospettiva, ma questo non vuol dire niente. Io credo che se il Napoli è arrivato secondo merito sia anche del suo presidente. Se lui ha voglia di vedermi io sono qui a disposizione".

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