Nella giornata odierna 'Repubblica' ricorda come Elliott, , sia un fondo di investimento, e per questo guarderà prima al bilancio che ai nomi e ai numeri di maglia con cui il Milan scenderà in campo la prossima stagione.
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Repubblica – Milan, i motivi della sentenza UEFA: tra dubbi e lati oscuri
Il primo test a cui la nuova proprietà sarà sottoposta è previsto che prevede l’esclusione dalla prossima Europa League. Tutto dipenderà dall’aumento di capitale di 150 milioni che già in settimana dovrebbe essere deliberato.
'Repubblica' elenca poi le cause che hanno portato alla sentenza della UEFA: “Manca la certezza che il proprietario”, Yonghong Li, “sia in grado di versare i 165 milioni che servono a sostenere il piano industriale”. Il secondo punto cardine della vicenda riguarda la garanzia, data dai dirigenti rossoneri, di rifinanziare entro l'estate, tramite la consulenza della banca d'affari Merrill Lynch, il debito da 303 milioni. Cosa non avvenuta e che ha messo ancora più in cattiva luce la dirigenza agli occhi della UEFA.
Leggendo la sentenza si capisce inoltre come il primo piano presentato da Marco Fassone prevedesse un aumento dei ricavi di 229 milioni, riuscendo a centrare la qualificazione in Champions League già dal primo anno e grazie ai 129 milioni che le attività in Cina avrebbero dovuto portare nelle casse del Milan. Il campionato non è poi andato come si sperava a inizio stagione, raggiungendo solo il sesto posto mentre dal mercato cinese sono arrivati solo 29 milioni, 100 in meno rispetto a quelli previsti.
Tutto questo unito ai dubbi che in molti hanno avuto sulla storia del passaggio di proprietà da Fininvest a Yonghong Li, ha portato la UEFA a escludere il Milan dalla prossima Europa League. Ora, però, tutto potrebbe essere diverso:
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