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Il Milan visto ieri sera è stato per la prima volta in stagione disegnato sul campo con il 4-4-2 che Rino Gattuso ha deciso di adottare per dare una svolta decisiva alla stagione rossonera. In un modo o nell'altro la gara di ieri contro la Sampdoria avrebbe potuto rappresentare uno spartiacque importante per i rossoneri.
La capitolazione definitiva in caso di sconfitta e conseguenze pesanti - forse esonero per Gattuso - o, magari, una soluzione tattica da riproporre d'ora in avanti in caso di successo. La seconda opzione ha prevalso. Impossibile tenere in panchina uno come Patrick Cutrone, che sente l'area di rigore come pochi e quando è in campo la butta sempre dentro.
Ma un'altra novità importante del 4-4-2 di Rino Gattuso ha visto anche il doppio esterno mancino impiegato sulla fascia. Rodríguez e Laxalt, da duellanti per una maglia da titolari a tandem tutto sinistro sulla corsia laterale. Sia lo svizzero, che in questa stagione sembra tutt'altro giocatore, sia l'uruguaiano sono stati protagonisti di un'ottima prestazione.
Cross, corsa e velocità che da tempo non si vedevano. Laxalt è stato chiamato quasi all'ultimo momento visto lo stop di Bonaventura e in attesa del recupero al 100% anche di Calhanoglu può rappresentare un buonissimo rincalzo. L'ex Genoa ha anche sfiorato la rete del 4-2, colpendo il palo a pochi metri dalla porta. Sfortunato sì, perché c'era, era lì a lottare. Come ha fatto Rodríguez per tutta la gara, affrontando al meglio le scorribande dei doriani che scendevano veloci nella metà campo rossonera. Insomma, la variante tattica ieri ha funzionato anche grazie alla svolta a sinistra.
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