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Gianni Rivera, storica bandiera rossonera, ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello Sport: "Finalmente prenderò il patentino di allenatore professionista Uefa"
Si candida al dopo Gattuso?
"Il Milan ai milanisti... può funzionare. Ma per adesso sono concentrato sulla mia Accademia del calcio, sto cercando campi nell’area di Roma, dove vivo da 22 anni".
Questa Var la convince?
"Ormai è indispensabile. Andrebbe ampliata la casistica. E gli arbitri non devono temerla o esserne gelosi, va considerata un’amica, li aiuta a non sbagliare. Ci fosse stata ai miei tempi avrei evitato i due mesi di squalifica per le critiche al presidente Aia Giulio Campanati. E probabilmente avrei vinto qualche scudetto in più"
Vede che torna a quei tempi... A proposito, davvero guadagnava meno di Mazzola?
"Sicuro, noi milanisti, squadra dei casciavit, costavamo di meno... Ricordo che dopo l’inaugurazione di un club mi portano in un bar per l’aperitivo. Entro in gruppo, si fa confusione, da un tavolo in cui c’erano degli anziani che giocavano alle carte si leva una protesta: silenzio! Al che un ragazzino dice ai quattro: ma non vedete che è Gianni Rivera? Vale cento milioni! Al che uno dei giocatori alza la testa e fa: cento milioni quel giovanotto lì? Ah povera lira, non vali proprio niente!". Rimanendo in tema di intervista,
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