Lo scorso 23 novembre 2017, come ricordato oggi da 'La Gazzetta dello Sport', Robinho, ex attaccante del Milan, . Insieme ad un amico, infatti, avrebbe violentato, nel 2013, una ragazza albanese nel guardaroba di un locale di Milano, il 'Sio Café'.
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Robinho condannato per stupro, le motivazioni: “Dispregio per la vittima”
Dallo scorso giovedì, ha evidenziato la 'rosea', si conoscono le motivazioni dei Giudici della nona sezione del Tribunale di Milano, molto pesanti. “Questa è parte del testo: “Si deve dare rilievo particolarmente negativo ai toni e alle espressioni utilizzate nel commentare gli eventi, nel descrivere la ragazza con epiteti umilianti e termini spesso crudi e sprezzanti, segni inequivocabili di spregiudicatezza e quindi di consapevolezza di una futura impunità; tale consapevolezza ha indotto gli imputati persino a ridere più volte dell’accaduto, evidenziando così un assoluto dispregio per la condizione della vittima, esposta a ripetute umiliazioni, oltre che ad atti di violenza sessuale mediante abusi particolarmente invasivi, e con un’assoluta sopraffazione fisica della vittima”.
All'epoca dei fatti Robinho era un calciatore del Milan. Sarebbe stato il primo a violentare la ragazza, nel giorno del suo compleanno: nel caso però sono coinvolti altri quattro uomini brasiliani, per cui il procedimento è sospeso in quanto irreperibili. Il Tribunale ha riconosciuto alla ragazza vittima della violenza un risarcimento di 60mila euro, mentre Robinho sta continuando a fare il calciatore in Turchia, , sesto nel campionato turco.
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