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Sentenza UEFA: un bilancio da pareggiare in tre anni e Higuaín diventa un ‘problema’ …

Daniele Triolo

Gonzalo Higuaín potrebbe non essere riscattato a fine stagione dal Milan anche in virtù della sentenza UEFA arrivata oggi da Nyon: il punto della situazione

Il Milan, oggi, ha conosciuto l'entità delle sanzioni UEFA in merito il mancato rispetto dei parametri del Fair Play Finanziario (FFP) del triennio 2014-2017.

Nella fattispecie: pareggio di bilancio entro il 30 giugno 2021, pena l'esclusione dalle coppe nelle successive due stagioni (2022-2023 o 2023-2024); trattenimento di 12 milioni di premi UEFA legati all'attuale edizione dell'Europa League (2018-2019) ed obbligo di registrazione in lista UEFA di un massimo 21 giocatori per le prossime due stagioni sportive, 2019-2020 e 2020-2021.

Il punto, dunque, più difficile da raggiungere, per il Milan, sarà il pareggio di bilancio entro tre anni: il club di Via Aldo Rossi, infatti, ha concluso l'esercizio 2018 in passivo di ben 123 milioni di euro. Vorrebbe dire rientrare di un passivo pesante in tempi quasi record per una società che aveva concluso in rosso anche negli anni precedenti.

Per questo motivo, ha sottolineato 'calciomercato.com', il riscatto del cartellino di Gonzalo Higuaín dalla Juventus rischia di essere oneroso: 36 milioni da versare ai bianconeri, a cui comunque aggiungere uno stipendio pesante, da quasi 18 milioni lordi, per un giocatore di 31 anni, potrebbe essere un investimento da evitare per una società che deve sanare i propri conti. La gestione sportiva ed i ricavi da plusvalenze, dunque, dovrebbero diventare il faro per il management del club meneghino.

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