Stephen Ross, il numero uno dei Miami Dolphins per il Milan a stelle e strisce

Interessanti novità riportate questa mattina, da 'Tuttosport' e 'Repubblica', sul futuro della società rossonera. E sono strettamente correlate alla prossima partecipazione del Milan all'International Champions Cup negli Stati Uniti d'America.

La squadra di Gennaro Gattuso, infatti, giocherà tra fine luglio ed inizio agosto contro Manchester United (25 luglio a Pasadena), Tottenham (31 luglio a Minneapolis) e Barcellona (4 agosto a Santa Clara) per l'edizione 2018 del torneo ideato ed organizzato dalla Relevant Sports, società di proprietà del 57enne Charlie Stillitano, facente parte del gruppo RSE Ventures di , imprenditore immobiliare americano dal patrimonio personale stimato in 12 miliardi di dollari e proprietario della squadra di NFL dei Miami Dolphins

Proprio Stillitano, di origini calabresi, sarebbe, in base alle informazioni in possesso del collega Stefano Scacchi, il regista di una possibile, nuova cessione del Milan qualora Yonghong Li, attuale proprietario e Presidente del club rossonero, uscisse di scena: Stillitano, infatti, starebbe studiando il 'dossier Milan' per conto di Ross, intenzionato a rilevare la società di Via Aldo Rossi.

Stillitano è il braccio destro calcistico di Ross, è lui l'uomo che ha portato le grandi d'Europa a giocare negli U.S.A. grazie all'ICC. Ecco perché Ross, che per il futuro starebbe valutando la creazione, nel Vecchio Continente, di una SuperLega che superi l'attuale Champions, ben conscio delle capacità nel settore di Stillitano, avrebbe affidato a lui i primi contatti per valutare la situazione del Milan.

Non è tutto: perché la Relevant Sports di Stillitano, tifoso milanista da sempre che ammirava Gianni Rivera, ha sede a New York, laddove c'è anche quella del fondo di investimenti Elliott Management Corporation, che dovrebbe vagliare le proposte d'acquisto per il club rossonero sempre ammesso che Yonghong Li ceda il passo ed il Milan finisca dunque 'sotto tutela' della realtà di Paul Singer. Che il Milan del futuro non si ammanti realmente di una bandiera a stelle e strisce?

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