L'edizione odierna di 'Tuttosport' ha pubblicato un'intervista a Bruno Carù, cardiologo esperto di medicina dello sport, che ha analizzato il caso di Ivan Strinić, 31enne terzino sinistro del Milan costretto a sospendere l'attività agonistica poiché gli è stata recentemente riscontrata . Queste le dichiarazioni di Carù:
archivio2018
Strinić, parola all’esperto: “3-4 mesi di stop per capire che tipo di ipertrofia lo abbia colpito”
Sui tempi di stop per Strinić: “Per capire quale tipo di ipertrofia ha colpito Strinić è necessario un riposo di almeno 3-4 mesi. Un periodo più breve non avrebbero senso, a meno che nelle prossime quattro settimane il giocatore non venga sottoposto a controlli specialistici più approfonditi in grado di scongiurare la patologia più seria a livello di ipertrofia cardiaca”.
Sulla natura dell'ipertrofia cardiaca: “I casi possono essere due. La patologia più seria potrebbe essere una cardiomiopatia ipertorfica. E’ un problema congenito presente dalla nascita che può svilupparsi anche in età adulta. Per intenderci, è la malattia che ha colpito il campione olimpionico di nuoto, Domenico Fioravanti. Il caso meno grave invece è quello di una ipertrofia fisiologica. E’ un fenomeno che può verificarsi nei soggetti che fanno molta attività fisica. In questo caso, grazie al periodo di riposo, l’ispessimento della parete cardiaca del ventricolo sinistro regredirebbe. Sarebbe la conferma che il problema non è congenito e quindi il giocatore potrebbe tornare tranquillamente all’attività agonistica”.
Sulla possibilità che si tratti 'soltanto' di un'ipertrofia fisiologica, visti i controlli sempre uguali sull'atleta, da tre anni in Italia: “In teoria sì. Dal momento che il calciatore è stato regolarmente monitorato, viene da pensare che si tratti di una patologia che si è sviluppata nel corso del tempo e quindi reversibile. L’ipertrofia fisiologica può essere scoperta con un semplice elettrocardiogramma”. Il Milan, per ovviare all'assenza del croato Strinić, è quindi ricorso sul mercato prelevando Diego Laxalt: .
++ ++
SEGUICI SU: /// /// /// ///
© RIPRODUZIONE RISERVATA