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Suso, da possibile partente a talismano: ecco i numeri

Suso Milan Inter 2016
Suso, da possibile partente a punto fermo della rosa di Gattuso. E quando segna lui non si perde quasi mai: ecco i numeri dello spagnolo in questa stagione

Redazione

di Patrick Iannarelli

Il cartellino rosso nella fatal Verona sembrava aver minato la serenità di Suso. Un’espulsione evitabile, che ha fatto circolare voci troppo sospette dalle parti di Casa Milan. L’uomo sacrificabile, la pedina su cui puntare per poter fare cassa. Ma le voci sono state messe a tacere nelle ultime giornate, grazie anche alle prestazioni viste in campo dopo la squalifica ricevuta.

Mancano i gol, visto che l’ultima perla in campionato è arrivata a novembre, nella sfida contro il Sassuolo. In casa non segna addirittura dal match contro il Cagliari. Ma non sono le marcature a rendere Suso un giocatore chiave: Sky Sport ha evidenziato come il calciatore sia in grado di  accendersi e allo stesso tempo accendere la luce quando tutto sembra essere buio. Uno strappo, un dribbling decisivo, un’accelerazione che spacca in due la difesa avversaria. Questo è Jesús Joaquín Fernández Sáenz de la Torre, in arte Suso. Un calciatore in grado di dare il cambio di passo necessario, per poter saltare un uomo o anche due.

In questa stagione il calciatore ha messo a segno sette gol e nove assist in 28 presenze. Numeri che possono migliorare, ma sicuramente l’esterno andaluso è uno dei punti cardine di questa rosa. Gattuso si affiderà alla sua velocità e alle sue caratteristiche per poter avere un cambio di passo notevole contro la Lazio. I biancocelesti giocano un gran calcio, ma spesso soffrono le ripartenze: lo dimostrano i numeri, con ben 25 reti subite. La seconda peggior difesa, dopo la Sampdoria, delle prime sei della classe. E la velocità in contropiede potrebbe essere l’arma giusta per annullare questa Lazio,

Assist, gol, ma anche una sorta di talismano. I numeri, infatti, evidenziano un dato davvero curioso. Quando Suso entra nelle giocate decisive, il Milan non perde quasi mai. Solo nel derby di campionato è arrivata la sconfitta, nonostante il gol messo a segno. Per il resto i numeri parlano chiaro: in nove partite in cui il calciatore iberico ha prodotto almeno un gol o almeno un assist, il Milan ha sempre vinto. Solo nel match contro la Fiorentina, dove ha messo a segno il passaggio decisivo per Calhanoglu, è arrivato un pareggio. Dati o coincidenze, resta il fatto che un calciatore della sua caratura deve giocare. Anche perché quando si accende risulta sempre decisivo.

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