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Suso, dopo le parole i fatti: lo spagnolo chiamato ad un ruolo da leader

Suso Milan-Torino
La stella di Gattuso, Jesus Suso, ha da poco respinto le voci di una possibile partenza a gennaio. La stagione entra nel vivo, il Milan si affida a lui

Michele Neri

La notizia, risalente a qualche giorno fa, di un possibile ritorno di Suso a Liverpool (e già in questo mese) aveva traumatizzato per un attimo i tifosi del Milan. La frangia rossonera di Milano leggendo gli articoli, che parlavano di una seria intenzione da parte dei "Reds" di pagare la clausola rescissoria dello spagnolo, si era fatta più cupa. Essa temeva realmente di dover dire addio all'unico giocatore che negli ultimi due anni era stato in grado di regalare gioie con una certa costanza. Il ciclone è terminato entro poco, non ha fatto in tempo a spezzare i cuori dei milanisti. Perché per fortuna ieri, di ritorno dalle Maldive, è intervenuto il diretto interessato che ha spento prontamente ogni tipo di scoop con un post sui suoi profili social. Anche se in verità non ha escluso in modo categorico l'eventualità di una cessione a luglio o ad agosto. Il giocatore spagnolo ha spiegato di voler restare concentrato su ciò che riguarda il campo per i prossimi cinque mesi, che dovranno vederlo protagonista assieme al Milan, mentre non ha fatto riferimento a quel che potrà avvenire nella futura estate.

Tutto si deciderà dunque in questo periodo di tempo, in cui il "Diavolo" si giocherà attraverso la Serie A il pass per l'Europa, e con l'Europa League quello per "l'Europa che conta". Senza dimenticare che a breve ci saranno pure le semifinali di Coppa Italia. A seconda di come andranno le tre competizioni, a luglio il Milan o Suso potrebbero decidere per il divorzio o l'amore a vita. Le parole dell'ala destra sono sembrate piuttosto sincere, ma non bastano. Ora servono i fatti, tanto da parte del Milan, quanto da parte del giocatore, e Gattuso ha bisogno della miglior versione del talento iberico. Dal mancino dell'ex Genoa dipenderanno infatti gran parte delle sorti dei rossoneri.

Negli ultimi due anni, quando Suso c'è stato e ha giocato bene, il Milan si è tolto le migliori soddisfazioni: i gol nei derby, la supercoppa di Doha e altri successi. Mentre proprio quando l'originario di Cadice è apparso un po' sottotono e si è perso tra le maglie avversarie sono giunti i risultati negativi. Aldilà dei gol, già 7 (tanti quanti quelli della passata stagione), il suo apporto è sempre stato fondamentale anche in termini di ritmo al palleggio, di corsa e di ordine conferito alla manovra dell'intera squadra. I rossoneri non possono fare a meno di lui, chiamato ora a ribadire amore per il Milan. Anche in ottica Mondiale. Il numero 8 infatti vuole convincere il ct della Spagna Lopetegui e imbarcarsi con Iniesta, Piqué e gli altri campioni in direzione Russia...ma solo con eccellenti prestazioni potrà riuscire nel suo intento.

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