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Marco Tardelli, Campione del Mondo 1982 con la Nazionale Italiana, ha parlato del momento di crisi che attraversa il centravanti rossonero Gonzalo Higuaín alla vigilia di . Queste le dichiarazioni di Tardelli a 'La Stampa':
"Nelle schermaglie calcistiche prenatalizie fanno più notizia le battute fra i due Matteo, Renzi e Salvini, sulla prossima gara Milan-Fiorentina anziché la situazione molto grave in casa Milan. Questione di opinioni. A me pare che il Milan sia ancora alle prese con infortuni e squalifiche, per non dire degli sbuffi dell’arrogante , il quale deve imparare ad essere rispettoso verso l’allenatore, un tecnico che lo ha sempre elogiato. Quest'insieme di inciampi e alzate d’ingegno condizioneranno ancora una volta le scelte di . Il Milan appare oggi una squadra che sembra avere perso fantasia, con poche idee spesso confuse, lenta e incapace di trovare soluzioni vincenti. Ma la sensazione più forte, quasi crudele, è quella di avere perso il proprio leader Higuaín".
"Proprio a lui voglio dedicare la mia rubrica - ha proseguito Tardelli -. Caro Gonzalo, ad inizio campionato eri tu l’uomo in più del Milan. Un grande campione, uno straordinario goleador. Tra le star più luminose del campionato. Insomma, un mito. Eri così: combattivo, pieno di motivazioni, cercavi soprattutto una rivincita su coloro che ti avevano scaricato nonostante avessi giocato un ottimo campionato. Insomma, un Gonzalo felice di correre, di incitare i compagni e di credere nel progetto. Il passato ci racconta delle tue enormi qualità, il Real Madrid, il Napoli, la Juventus ci ricordano quanto sei grande. Il periodo napoletano è certamente il migliore; la squadra ti aiutava e avevi intorno un collettivo che ti permetteva di trovare la strada del gol con facilità. Le ultime partite ci hanno mostrato invece un 'Pipita' stanco, triste, molle, irascibile e con poca voglia di muoversi. Hai dato la sensazione di arrenderti, di estraniarti da un gruppo al quale forse non ritieni di appartenere più. Il Milan sta cercando di ritrovarsi, rigenerarsi, tornando a vincere, come società e come squadra. E tu sei una pedina indispensabile, capace di riportarlo in alto. Ma devi volerlo, intensamente, perfino con cattiveria alla Gattuso. Sono certo che saprai tornare te stesso, perché sei un campione e questo è il momento per dimostrarlo. Non deluderci. Rammentalo: questo campionato ha bisogno di un Milan vincente".
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