La crescita del Milan è ormai evidente. Difficile non rendersene conto. La squadra spaesata, disordinata e scarica dei primi mesi di stagione ha lasciato spazio a un'altra ben organizzata, solida, intelligente e in forma. È vero che il periodo difficile arriva adesso, ma c'è anche da dire che il Milan ci arriva al meglio possibile. Non solo fisicamente, ma anche psicologicamente. Tutti pensavano che proprio questo fosse il campo in cui Gennao Gattuso avrebbe fatto la differenza, ma il mister rossonero ha voluto più volte sottolineare quanto anche il gioco sia migliorato. Ciò non toglie, comunque, che il Milan ha cambiato totalmente testa e lo si vede proprio durante le partite.
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Udine è un ricordo, Milan hai imparato la lezione
Quante volte è successo, negli ultimi anni, che il Milan andasse in difficoltà alla prima occasione? Quante volte i rossoneri dopo un accenno di pericolo hanno iniziato a tremare, portandosi altri pericoli in casa da soli? Tante, troppe volte. Ormai ci si era quasi abituati. Le reazioni sembravano impossibili da vedere ai giocatori con la maglia rossonera. Bisognava passare necessariamente in vantaggio per portare a casa la vittoria. E neanche sempre. Proprio domenica scorsa, anche con Gattuso in panchina, il Milan dopo essere andato avanti contro l'Udinese non ha "ammazzatto" calcisticamente l'avversario. L'ha tenuto in partita. È vero, a differenza di altre volte si era già visto un passo avanti: aveva saputo soffrire senza scomporsi e senza andare in panico. Poi, però, la sciocchezza di Davide Calabria ha cambiato tutto ed ecco di nuovo la confusione che ha portato al pareggio friulano.
Gattuso nel post partita di Udine non si era concentrato tanto sull'espulsione e su ciò che ne era conseguito, bensì su quanto fosse successo prima. O meglio, cosa non era successo. Il Milan ancora una volta non era riuscito a chiudere la partita. L'incapacità di gestire la gara e affondare il colpo quando necessario era diventata ormai la norma. Ma Gattuso è uno che sui difetti e sui problemi ci lavora e la differenza si è notata già una settimana dopo: Milan in vantaggio contro la SPAL dopo due minuti, la squadra continua a giocare, sa soffire e non si disorganizza. Dopo un'ora di gara gestita in tranquillità accelera e dà il colpo del k.o. Tutto perfetto, tutto da grande squadra. Certo, è ancora presto per dire che il problema sia superato e risolto, ma il Milan ha dimostrato di aver appreso la lezione. Impossibile non farlo con un maestro come Gattuso in panchina, che non sorvola su nulla e non lascia niente al caso.
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