Udinese-Milan, le pagelle: Romagnoli, uomo del destino. Castillejo super
Alessio Romagnoli, difensore e capitano del Milan (credits: GETTY Images)
Rivivi Udinese-Milan con le nostre pagelle e scopri chi sono stati i migliori e chi i peggiori tra i giocatori guidati da Rino Gattuso
Edoardo Lavezzari
LA PARTITA
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E' un inizio frizzante quello di Udinese-Milan: da una parte c'è un'Udinese offensiva e dal buon palleggio, tanto che le prime emozioni arrivano da un paio di conclusioni da fuori dei padroni di casa, dall'altro, invece, c'è un Milan che concede poco, punge in ripartenza e al 14' sfiora il gol con Suso. Al 21', invece, a spaventarsi è il Milan, vista la grande occasione capitata a Ter Avest, che non trova la porta per un soffio. Il match cambia però al 35' quando Higuain è costretto a lasciare il campo per infortunio, al suo posto Castillejo. L'ultimo brivido del primo tempo, agli spettatori, lo regala Cutrone che in contropiede calcia benissimo e costringe Musso a un grande intervento.
Il secondo tempo inizia, proprio come il primo, con ritmo e corsa: entrambe le squadre vogliono vincere e non si risparmiamo. Il Milan è pericoloso con Castillejo al 56', ma Musso è bravo ancora una volta in tuffo. Tre minuti dopo Suso spreca dal cuore dell'area un pallone splendido ricevuto da Castillejo. Passano i minuti e fare la partita è sempre più il Milan, bravo a schiacciare l'Udinese sempre di più. I rossoneri costruiscono tanto, sono pericolosi in diverse occasioni e trova un gol pazzesco al 97' con Alessio Romagnoli, sempre più uomo del destino rossonero
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LE PAGELLE
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Donnarumma 6 - L'Udinese ha qualche buona occasione, ma raramente trova la porta. Quando è chiamato in causa, comunque, si fa trovare pronto. Nel finale è bravo su Lasagna.
Abate5.5 - Partita timida del terzino destro che perde qualche pallone di troppo e si vede poco nel finale, quando il Milan spinge a tutta forza.
Zapata5.5 - Rispolverato da Rino Gattuso, contro la sua ex squadra il colombiano gioca una partita discreta, minata però dalle solite distrazioni.
Romagnoli7.5 - Il migliore tra i difensori rossoneri. Gioca con personalità e vince una marea di duelli individuali, ma la sua partita diventa indimenticabile per il gol al segnato al 97' dopo una galoppata di oltre 90 metri.
Rodriguez 6 - Soffre nel primo tempo, cresce nella ripresa, quando accompagna la manovra in varie occasioni.
Suso 6 - Il numero 8, questa sera, non è in serata e gioca una partita meno brillante rispetto al recente passato, ma l'insufficienza arriva soprattutto per la clamorosa occasione che si divora al 59'. Si riscatta nel finale con l'assist decisivo a Romagnoli.
Kessié 6 - Quantità e qualità per l'ivoriano, come sempre. Manca un pizzico di lucidità in certe scelte, ma nel compenso la sua è una buona partita.
Bakayoko 6.5 - Dopo tante serata da dimenticare una grande prestazione per l'ex Chelsea che per lunghi tratti del match domina in mezzo al campo.
Laxalt5 - Serata da dimenticare per l'ex Genoa che tra palloni persi, passaggi sbagliati e chiusure deficitarie non riesce mai a incidere (dal 72' Borini 6 - Deve dare più aggressività al Milan, ci prova, ma non riesce a incidere particolarmente).
Cutrone5.5 - Tanto in coppia con Higuain, quanto quando rimane l'unica punta di ruolo in campo soffre la fisicità della difesa avversaria e difficilmente riesce a tener palla e a dialogare coi compagni.
Higuain6 - Nella mezz'ora a disposizione si rende pericoloso in un'occasione, poi il colpo subito da Mandragora lo mette KO, meglio non rischiare visti i prossimi impegni (dal 36' Castillejo 6.5 - Soffre nel finale del primo tempo, nella ripresa invece è l'anima del Milan ed è spesso imprendibile per la difesa avversaria).
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IL TECNICO
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Costretto a fare di necessità virtù a causa delle tante assenze, Rino Gattuso si rifugia in un 4-4-2 molto compatto. Il "Diavolo" cerca di restare il può compatto possibile, chiudere gli spazi e verticalizzare velocemente quando è in possesso del pallone. Alla mezz'ora Gattuso deve rinunciare anche Gonzalo Higuain, al suo posto il tecnico mette Castillejo e vara una sorta di 4-2-3-1, con l'ex Villareal in linea con Laxalt e Suso, con Cutrone prima punta. Nella riprese si gioca la carta Borini per un Milan ancora più offensivo. Considerando tutte le difficoltà contro cui deve lottare sbaglia poco o niente.