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Ieri, a 'Casa Milan', durante della società rossonera, si è discusso di molte cose. Una di queste, come sottolineato dal Presidente del club meneghino, Paolo Scaroni, ha riguardato della UEFA, a cui è stato rimandato dal Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) di Losanna dopo per una “sanzione proporzionata” alle infrazioni commesse, ovvero la violazione dei parametri del Fair Play Finanziario nel triennio 2014-2017.
Il 'Corriere della Sera' ha ricordato come, al momento, la UEFA non abbia ancora fissato un appuntamento per il Milan e 'La Gazzetta dello Sport' ha anche aggiunto come nulla si muoverà, da Nyon, fin quando non saranno ricevute le motivazioni della sentenza del TAS che, di fatto, aveva cancellato . Il Milan, dal nuovo summit con l'Adjudicatory Chamber, si attende esclusivamente una sanzione economica, pesante, sull'ordine dei 20 milioni di euro, cifra sulla quale concordano tutti i quotidiani, sportivi e non, in edicola questa mattina.
A quel punto, poi, si aprirebbe un'altra 'partita' con la UEFA, quella sul triennio 2015-2018, che vedrebbe comunque il Milan in forte deficit ma, visto che la proprietà è cambiata, tecnicamente abilitato a richiedere . Ciò consentirebbe al fondo Elliott Management Corporation di sviluppare un piano industriale migliore rispetto a quello a cui il Milan dovrebbe 'sottostare', per esempio, in regime di Settlement Agreement.
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