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Un’ora di Milan poi il buio: il Napoli rimonta e vince 3-2

Daniele Triolo

In (doppio) vantaggio grazie ai gol di Giacomo 'Jack' Bonaventura e Davide Calabria, il Milan denota fragilità mentale ed esce sconfitto dal 'San Paolo'

Ieri sera, allo stadio 'San Paolo' di Napoli, è andato in scena, finalmente, l'atteso confronto tra il maestro Carlo Ancelotti e l'allievo Gennaro Gattuso, due amici veri, tecnici e condottieri di Napoli e Milan in una gara che, nonostante arrivasse soltanto alla prima giornata di campionato (la prima per il Diavolo), ha già detto tanto sui punti di forza e su quelli deboli di ambedue le compagini.

, al termine di una partita che ha visto un buon Milan portarsi sul doppio vantaggio e poi, come spesso gli è accaduto durante la scorsa stagione, squagliarsi non appena subito il primo gol. Al punto tale che i partenopei ne hanno approfittato, assaltato il fortino rossonero e, alla fine, portato meritatamente a casa i tre punti. Il Milan, all'inizio, è però sembrato avere la partita in pugno e ha avuto il grande merito di segnare al primo tiro in porta.

Bella l'azione che ha mandato i rossoneri avanti: Jesús Suso cambia gioco a sinistra per Fabio Borini, sponda aerea del numero 11 e sforbiciata volante di Giacomo 'Jack' Bonaventura a battere David Ospina per lo . Nella prima frazione di gioco, poi, il Milan si è difeso in maniera molto ordinata, sfiorando anche il raddoppio qualche minuto dopo il gol, sempre con il suo scatenato centrocampista marchigiano. Il Diavolo ha concesso ai padroni di casa soltanto due occasioni, una per José Maria Callejón, l'altra per Arkadiusz Milik, che non hanno impensierito più di tanto Gianluigi 'Gigio' Donnarumma.

Nella ripresa, pronti-via ed il Milan è andato sul 2-0: 26 tocchi consecutivi nell'azione che ha portato in rete il terzino destro Davide Calabria. Scarico di Suso e a superare Ospina per la sua seconda rete nel massimo campionato dopo il centro dell'Olimpico di Roma nella scorsa stagione. A quel punto, probabilmente perché inconsciamente convinto di avercela fatta, il Milan ha allentato un po' la morsa e, complice un errore in uscita di Lucas Biglia palla al piede, ha incassato la prima rete azzurra, firmata dal polacco Piotr Zieliński, con sul quale, forse, Donnarumma poteva fare di più.

Gattuso ha tolto Biglia per inserire Tiémoué Bakayoko, apparso spaesato e poco sicuro dei compiti a lui assegnati. Il 'San Paolo', a quel punto diventato un catino bollente, ha spinto gli azzurri che, qualche minuto più tardi, hanno trovato il pareggio, sempre con Zieliński, sempre con un tiro a fil di palo, stavolta scagliato in ribattuta sugli sviluppi di un calcio d'angolo, visto all'ultimo da Donnarumma che, in questa circostanza, ha provato a salvare il salvabile. Partita rimessa in piedi ed inerzia del match, logicamente, nelle mani del Napoli.

Ancelotti ha cambiato modulo in corsa, passando dal 4-3-3 al 4-2-3-1 e, a pochi minuti dalla fine della partita, è dunque arrivata la doccia fredda per il Milan, con i partenopei che hanno aggirato la retroguardia con l'invenzione di Amadou Diawara, sfondato a sinistra con il brasiliano Allan che ha messo al centro per il neo-entrato Dries Mertens: . Napoli-Milan 3-2. Nel finale, poi, Gattuso ha buttato nella mischia Diego Laxalt, il quale, al termine di una tambureggiante azione sulla sinistra, ha messo in mezzo un pallone d'oro per Gonzalo Higuaín.

Il 'Pipita', però, servito poco e molto male dai suoi compagni, ha sprecato l'unica chance capitatagli in tutta la partita spedendo in curva, di sinistro, il pallone del potenziale pareggio. Milan sconfitto, dunque, ma non è stato tutto da buttare: venerdì sera, a 'San Siro', contro la Roma ci sarà un altro test probante per i rossoneri.

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