Roberto Rosetti, supervisore del progetto Var in Italia, è intervenuto ai microfoni di Radio anch’io Sport per parlare della nuova tecnologia: "Il progetto Var in Italia sta procedendo in modo positivo. Anche ieri si sono verificate due situazioni oggettive di fuorigioco ed in entrambe l’intervento è stato preciso ed accurato, portando al giusto annullamento dei gol di Napoli e Milan. Siamo soddisfatti di come le cose procedono. Dobbiamo continuare a migliorare sul fronte dell’uniformità di interpretazione ed intervento".
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Var, Rosetti: “Gol di Cutrone? Nessuno si era accorto del fallo”
L'ex arbitro italiano parla anche della possibilità di vedere il Var al mondiale e come, molto probabilmente, le immagini verranno mostrate al pubblico: "Ci si arriverà in un periodo relativamente breve, anche mostrando sui maxi schermi degli stadi le immagini dell’azione sulla quale il Var è intervenuto e perché. Il Var è anche un fenomeno sociale, prendere la decisione giusta è l’obiettivo finale del sistema. Il 3 marzo ci sarà il meeting annuale dell’Ifab e questa riunione sarà risolutoria. Il presidente della Fifa, Infantino, crede nel progetto e nell’ultimo anno vi ha investito molto. Non bisogna dimenticare mai che l’obiettivo finale è eliminare degli errori arbitrali, per il presidente Fifa l’obiettivo è un calcio più giusto, quindi senza errori che possono provocare danni importanti alle nazionali. Ritengo ci siano buone probabilità di vedere il Var in Russia".
Rosetti è ritornato su un episodio che ha fatto molto discutere nelle scorse settimane, ovvero il gol irregolare di Patrick Cutrone contro la Lazio: "C’è stata una situazione particolare, da prendere come esempio, perché bisogna essere sempre molto scrupolosi ed attenti nel valutare le immagini. Nessuno si era accorto nei primi 20′ di quanto accaduto, cioè del fallo di Cutrone, nemmeno le emittenti televisive. Il martedì successivo ho visto la partita di Coppa Italia tra le stesse due squadre. Negli spogliatoi ho incontrato il portiere della Lazio e nemmeno lui, che era a due metri, si era reso conto del fallo".
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