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VAR sotto accusa: oggi la decisione per l’eventuale squalifica di Cutrone

Daniele Triolo

Patrick Cutrone, attaccante del Milan, sarà giudicato oggi dal Giudice Sportivo per il gol segnato con il braccio domenica sera contro la Lazio

I giornali, sportivi e non, in edicola questa mattina dedicano ampio spazio alla situazione di Patrick Cutrone, 20enne attaccante del Milan che, domenica sera, a 'San Siro', ha segnato il suo 10° gol stagionale, il terzo in Serie A, infilando però la porta difesa dal laziale Thomas Strakosha con un braccio.

Il ragazzo, che a fine partita aveva detto al tecnico della Lazio, Simone Inzaghi, di avere colpito il pallone con la spalla, riguardando poi le immagini 'a freddo', la mattina seguente, si è reso conto di aver segnato in maniera irregolare e, attraverso le 'stories' sul proprio account del social network 'Instagram', si è scusato, ammettendo di essere stato tradito tra adrenalina ed istinto.

Le scuse del giovane bomber comasco, però, non sono bastate, almeno per il momento, alla Procura Federale, che ha chiesto ed ottenuto come la rete di Cutrone venga revisionata dalla prova tv per giudicarne l'eventuale, reale, volontarietà. Oggi è attesa la decisione del Giudice Sportivo. C'è un precedente, ha ricordato l'edizione odierna del 'Corriere della Sera', datato 2008, quando Alberto Gilardino, attaccante passato anche per il Milan, ricevette due giornate di squalifica per un gesto simile.

La sensazione, però, è che questa volta Cutrone possa evitare una sanzione di questo tipo. Per 'La Gazzetta dello Sport', infatti, “i replay dimostrano come Cutrone non faccia nessun movimento anomalo con le braccia, ma si lancia sul cross di Hakan Çalhanoğlu per tentare la deviazione di testa. La palla gli finisce sul gomito in modo abbastanza casuale ed attraverso i filmati sostenere il contrario non è semplice. Non solo: è un paradosso, ma in aiuto del milanista c'è anche il fatto che nessuno, in campo ed alla postazione V.A.R., abbia avuto il minimo sospetto sul tocco galeotto, dimostrazione indiretta del movimento congruo”.

Tesi, questa, che l'avvocato del Milan, Mattia Grassani, ha già avallato nella serata di ieri. Il V.A.R. resta comunque sempre sotto accusa: l'errore dell'arbitro Massimiliano Irrati, a San Siro, è stato quello più mediatico, ma non quello più clamoroso della giornata (a Napoli e Crotone si è visto di peggio, n.d.r.). Nonostante i tanti, incredibili strafalcioni arbitrali, il Presidente dell'Associazione Italiana Arbitri, Marcello Nicchi, ritiene come la tecnologia funzioni. Con buona pace del Presidente della Lazio, Claudio Lotito, che, sfogandosi con Nicchi, ha tuonato: “Senza errori ero primo”.

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