Luciano Spalletti, tecnico dell’Inter, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del contro il Milan. Queste le dichiarazioni di Spalletti, come riportato dal sito web ‘FCInter1908.it':
archivio2018
Verso Inter-Milan, Spalletti: “Pensiamo solo al derby: può darci qualcosa in più. Su Icardi …”
Sulla stracittadina: “Secondo me il derby vale molto di più per quello che riesce a produrre nella testa dei giocatori e nell’entusiasmo dei tifosi. Noi questa settimana abbiamo pensato solo al derby, sapevamo che sarebbe stata una stagione particolare dove si andavano a giocare tante competizioni e ora ne abbiamo avanti una importantissima, che è quella del derby. Io abito in un bel posto a Milano e mi piace camminare, conosco le sensazioni dei tifosi e questo partita è il termometro più corretto per misurare quanto siamo malati dell’Inter”.
Su cosa vorrebbe dire vincere il derby: “Ti può dare molte cose in più rispetto ai tre punti, da portare dentro le altre partite, nello scorrimento del campionato, c’è da avere attenzione, usare quello che è il tempo che hai davanti, non dobbiamo sprecare nemmeno un minuto di quello che è lo scorrere di queste settimane. C’è chiaramente un lavoro per andare a prendere in considerazione quello che verrà. Dobbiamo essere esigenti con noi stessi, dobbiamo richiedere grandi giocate, grandi qualità, grandi confronti”.
Sul condizionale usato per la vittoria: “Il fatto di avere paura una dell’altra è un concetto affrontato, non ci vorrei ritornare. Io non rinuncerò mai di chiedere grandi cose ai miei calciatori, noi abbiamo una professionalità che cancella tutti i timori. Quando sei al lavoro e sei convinto di quello che fai e hai sentimento, non ci possono essere timori. Noi lo vogliamo giocare a viso aperto questo derby perché ci saranno molti interisti a vederlo dentro lo stadio, ci saranno tifosi da casa pronti ad incitarci e da quando sono ho capito che gli interisti probabilmente dimenticano la data del compleanno del marito o della moglie ma non il risultato del derby. Se si vuol far parte della storia dell’Inter si deve passare dentro questa storia qui. Le grandi vittorie ti fanno entrare dentro la storia”.
Sulle dichiarazioni recenti di Radja Nainggolan: “Io ne so meno dei miei calciatori di queste cose, secondo me lui si riferisce un po’ a tutto mi fa piacere che abbia stima dei suoi compagni ma non cambia niente, noi vogliamo portare a casa la partita”.
Sui commenti degli esperti sul derby: “Non giocare bene e vincere grazie alla fisicità? Bisogna vedere di chi sono i commenti. Tra di voi ci sono tifosi di più squadre, dipende da dove arriva il commento. Io trovo che la mia squadra sia cresciuta di mentalità di gioco e di carattere. Ci sono ancora margini per seguire, c’è ancora possibilità di evoluzione, per cui se i risultati sono questi e c’è margine davanti io sono contento e mi fa piacere”.
Sui timori per la sosta della Serie A: “Non temo nulla, anche gli altri hanno tanti nazionali. C’è da tener presente quelle che sono state le situazioni, riordinare le fatiche, i viaggi, i minutaggi, i problemi fisici, per quanto mi riguarda io sono a posto”.
Sull’Inter ai fasti di un tempo: “Da quando sono diventato allenatore dell’Inter io vado in giro petto un fuori e mani dietro la schiena. Se si ha la fortuna come l’ho io di vedere questa partecipazione da dentro, sono particolarmente orgoglioso. tutti parlano di cornice in funzione di quello che ci sarà dentro lo stadio io la tratterei come di una parte di quello che sta dentro il quadro, è difficile trovare un livello di partecipazione emotiva come si sta vivendo dentro questo stadio come nei derby, e tutta Milano deve essere orgogliosa di quello che si vede nel mondo. Milano è una città moderna e noi la rappresentiamo nella parte sportiva e anche per questo dobbiamo poi mostrare in Italia ma anche in Europa la funzione che abbiamo”.
Su Gennaro Gattuso ed il Milan: “Faccio i complimenti a Gattuso per come sta facendo giocare la squadra, una tecnico giovane che fa vedere un modo giovane di far giocare la sua squadra. Ci sono altri giovani tecnici da citare, non solo lui, Roberto De Zerbi, Simone Inzaghi, Eusebio Di Francesco, Giovanni Martusciello, Marco Giampaolo. Gattuso è dentro la lista di questi tecnici che può dare tanto al calcio. Mi meraviglierei se la pensasse diversamente, se vuoi il massimo e fai vedere la faccia fiduciosa per quella che è la squadra stai pur certo che ti daranno di più. Noi siamo cresciuti in personalità gioco e fisicità”.
Sulle diversità tra Inter e Milan: “Ci sono molti momenti che accomunano queste due squadre, partono dal basso, costruiscono dal rinvio giocano palla a terra anche i terminali offensivi che hanno. Dentro lo sviluppo poi c’è la condizione di arrivare in zone di campo e mettere traversoni in area di rigore come fanno loro. C’è cura dei particolari da parte di entrambe le squadre”.
Su Mauro Icardi e Gonzalo Higuaín: “Sono due calciatori che ti fanno rimanere a bocca aperta per le giocate che fanno e uno probabilmente ha caratteristiche diverse dall’altro ma entrambi sono fondamentali per lo sviluppo del gioco. Mi fanno sorridere quando dicono che Icardi non è tecnico. Andiamo a vedere il secondo gol contro la Spal e poi ne parliamo. Io scelgo l’Inter comunque”.
Su Matias Vecino: “Siamo tutti a disposizione. Ci sono tutti, tutti i dirigenti, i direttori, bisogna smettere di dire che la nostra proprietà è straniera. E’ interista”.
Ancora, infine, su Icardi: “Lasciamolo cosi come è che per noi è perfetto. Poi ci sono delle cose che tutte le persone intelligenti vanno a cercare di migliorare e trovano anche qualcosa da migliorare e questo fa un professionista perfetto. Per quanto riguarda qualità da squadra forte Icardi è perfetto. Vediamo i movimenti del giocatore e poi ci diciamo che non è tecnico”. !
SEGUICI SU: /// /// ///
© RIPRODUZIONE RISERVATA