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Verso Milan-Fiorentina, Ceccherini: “A ‘San Siro’ per mettere i rossoneri in difficoltà”

Federico Ceccherini Fiorentina
Federico Ceccherini, difensore della Fiorentina, ha parlato alla vigilia della trasferta di 'San Siro' in casa del Milan: queste le sue dichiarazioni

Daniele Triolo

Federico Ceccherini, difensore della Fiorentina, ha parlato alla vigilia della trasferta di 'San Siro' in casa del Milan (). Queste le dichiarazioni di Ceccherini:

Sulla vittoria contro l'Empoli: "Siamo tutti molto contenti, questa vittoria mancava da due mesi e mezzo ed è normale ci fossero malumori, dispiaceri ma soprattutto tanta rabbia perché spesso siamo andati vicini a vincere".

Sull'emozione di giocare: "Ero parecchio teso sia alla prima in campo che alla scorsa, che era la prima in casa. Si è vista tanta tensione ma ci siamo sciolti e abbiamo reagito alla grande. Ho giocato anche terzino ma non spingo: come Nikola Milenković penso alla fase difensiva e ascolto quello che mi dice il mister. Il gol di Mirallas è stato importantissimo per arrivare all'intervallo con un pareggio".

Sulla reazione ai momenti di critica: "Dopo due mesi e mezzo così sentivamo la pressione. Poi ognuno la vive a modo suo: c'è chi reagisce bene e stimola gli altri, ci sono gli altri che invece non fanno così. Tante volte ci è mancato il guizzo finale, vedi Frosinone o Bologna. Contro l'Empoli ci siamo sbloccati a livello mentale, ed è la cosa più importante".

Sulla partita di domani contro i rossoneri: "Andiamo a 'San Siro' con un Milan in difficoltà ma che ha riserve di qualità: non prendiamoli sottogamba e andiamo a fare la nostra partita per metterli in difficoltà. Vero che gli mancano centrocampisti ma chi gioca di meno vorrà mettersi in mostra, quindi c'è anche questo fatto negativo".

Sul bilancio di fine anno: "Dopo queste tre partite ci sarà un bilancio. Questa settimana dopo la vittoria eravamo più tranquilli, sorridenti e le cose venivano meglio. Questo è un aspetto che ci può far fare bene".

Su come vive Firenze: "Io e la mia fidanzata stiamo in centro che così mi muovo a piedi. Lei è fissata con le cose biologiche e me ne prepara sempre".

Sulla classifica della Fiorentina: "Abbiamo perso punti importanti: quelle due-tre vittorie in più ci avrebbero fatto fare un balzo enorme in classifica. Atalanta, Torino e Sampdoria sono le nostre rivali. Dopo averle sfidate nel girone d'andata, dovremo far meglio al ritorno. Vedendo le nostre potenzialità potremmo metterli in grande difficoltà. Incontreremo Toro e Sampdoria in casa e potrebbero essere le partite della svolta".

Sul Milan: "Che qualità hanno davanti... quei quattro in qualsiasi momento possono indirizzare la partita a loro favore. Non bisogna ascoltare il fatto che Gonzalo Higuaín, Patrick Cutrone e Jesús Suso non segnino da un po'... servirà qualcosa in più per fargli continuare questo digiuno".

Sul modo di giocare dei viola: "Facciamo meno possesso del solito? Dipende da noi. Non riuscivamo a fare gol con il possesso e nelle ultime abbiamo cercato di verticalizzare di più per arrivare più spesso là davanti alla ricerca di spazi".

Sul Fantacalcio: "Ci gioco ma chi è contro di noi non lo metto mai. Mi capitò l'altro anno, che avevo Mauro Icardi contro e l'avevo messo. Segnò su rigore contro di noi e ci si prese in giro con i miei amici. Della Fiorentina ho preso Federico Chiesa e Germán Pezzella".

Sulla sua somiglianza con Davide Astori: "Sì, me l'hanno detto in molti. Anche nelle movenze".

Sulla sentenza TAS sul Milan: "Avevamo fatto un programma fisico diverso, per essere subito pronti. Adesso fisicamente stiamo bene. C'è un po' di rabbia e voglia di rivincita anche per la partita persa l'anno scorso a Milano. Queste due cose aiuteranno a tenere la rabbia giusta per la partita di sabato".

Sul ritorno di Milenković: "Cercherò di farmi trovare pronto in ogni caso. Mi trovo benissimo con compagni e staff: tutti umili che hanno voglia di dare il massimo".

Su Kevin Mirallas: "Stava già bene, questi due gol l'hanno anche sbloccato mentalmente ed è più sciolto nelle sue giocate".

Su Marko Pjaca triste: "No, lavora bene. Anche lui si rende conto del momento ma con noi sorride".

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