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Verticalizzazioni e inserimenti: cosi Gattuso ha cambiato il Milan

Gennaro Gattuso, allenatore del Milan
Gattuso, tecnico del Milan, fin dal primo giorno aveva annunciato di voler proporre un calcio più verticale rispetto a Montella. I numeri lo dimostrano

Salvatore Cantone

Gennaro Gattuso, tecnico del Milan, ha sempre manifestato stima e rispetto nei confronti del suo predecessore Vincenzo Montella, ma Rino ha sempre sottolineato come le sue idee fossero molto diverse dall'ex allenatore rossonero. All'inizio non si vedevano grandissime differenze, ma nel corso delle partite il mister è riuscito a dare un'identità precisa alla sua squadra, dimostrando a pieno le sue idee di calcio.

VERTICALIZZAZIONI - Gattuso, nella conferenza stampa pre Benevento, aveva parlato in questo modo: "La mia metodologia è del tutto diversa ,sono diverso nei concetti di gioco rispetto a Montella. Va benissimo avviare l’azione dal basso ed usare il palleggio, ma è ovvio che poi occorre fare qualcosa di diverso. Bisogna per esempio verticalizzare di più. E sono diverso da Montella anche come intensità. In questi primi giorni un po’ di difficoltà in effetti l’ho toccata, ma non perché i ragazzi prima lavorassero poco. Semplicemente, ripeto, io ho un altro metodo. Comunque come intensità devono migliorare". Ecco, è evidente come da quando è arrivato Gattuso le verticalizzazioni per gli attaccanti siano molto maggiori rispetto a quelle di Montella, che proponeva un calcio fatto soprattutto di possesso palla. Se consideriamo infatti la sfida in campionato contro la Lazio, il Milan ha utilizzato 73 passaggi lunghi, contro i 36 dei biancocelesti: per l'allenatore del Milan è importante arrivare il prima possibile nell'area di rigore avversaria, in maniera tale da trovare impreparata la difesa.

INTENSITA' - Un altro aspetto cambiato è sicuramente quello relativo all'intensità. Gattuso aveva parlato di una squadra scarica dal punto di vista fisico, e tal proposito ha usato i primi giorni di Milanello per lavorare molto sotto questo aspetto. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: Lucas Biglia e Hakan Calhanoglu, ad esempio, hanno raggiunto un'ottima forma fisica, cosa che non era successa con la precedente gestione. Grazie alla condizione atletica, inoltre, sono tornati anche i gol dei centrocampisti come Kessié e Bonaventura, che finalmente riescono ad occupare con costanza e determinazione l'area di rigore. Insomma, il tecnico sta plasmando a sua immagine e somiglianza il Milan, e l'era Montella sembra essere sempre più lontana...

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