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La finale di Coppa Italia che oppone il Milan di Gennaro Gattuso alla pluriscudettata formazione bianconera
allenata da Massimiliano Allegri rappresenta un bivio per la stagione ed il futuro prossimo del Milan.
Capitan Leonardo Bonucci, protagonista della conferenza stampa della vigilia, lo sa bene e ammette che "i cicli iniziano sempre con una vittoria". Bonucci sfida stasera il suo recentissimo passato e mette in gioco le scelte di vita e professionale fatte la scorsa estate, quando abbandonò la Juventus per sposare il progetto tecnico rossonero.
Vincere la Coppa Italia significa per il centrale del Milan la legittimazione del cambiamento ed un meritato premio per una stagione altalenante sul piano sportivo ma certamente proficua sotto il profilo umano: Bonucci, seppur in mezzo a tante impreviste difficoltà, ha retto la barra sino a diventare uomo simbolo del rinascimento rossonero.
"Venderemo cara la pelle contro una grande squadra" sottolinea Bonucci, che si augura di poter salutare gli ex compagni a fine gara da vincitore. Ha fiducia il numero 19 milanista, e auspica che la conquista del trofeo nazionale sia il primo di una lunga serie di successi in rossonero: "Alzare una coppa è già un motivo importante, farcela sarebbe importante per noi, la squadra, la società e i tifosi".
Stimolato dal discorso del presidente Li Yonghong, Bonucci parla da capitano navigato e conosce il valore del successo in termini non solo economici - immediata qualificazione alla prossima Europa League con positivi effetti sull'appeal rossonero nell'imminente mercato - ma anche mentali, con un'evidente crescita di autostima e convinzione in vista della prossima stagione.
Anche mister Gattuso non sta più nella pelle e azzarda, come fece nello sfortunato esordio di Benevento, un paragone di quelli che scuotono: "In questo momento la Coppa Italia vale per noi come la Coppa del Mondo". Scaramanzia a parte, il tecnico rossonero ammette che la sfida di questa sera all'Olimpico è la sua gara più importante: Ringhio è consapevole della maggior forza dei bianconeri ma vede nei suoi lo spirito giusto e invoca entusiasmo, determinazione - additando Lucas Biglia come esempio - e ferocia per conquistare l'agognata coccarda tricolore.
Enrico Maggioni
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