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Voglia, sacrificio, compattezza: le tre parole d’ordine di Gattuso

Gennaro Gattuso, allenatore del Milan
Gattuso lo ha ribadito ancora una volta: i miglioramenti del Milan sono figli di queste tre componenti. Ora però non bisogna fermarsi.

Stefano Bressi

È un Milan in forte crescita, in continuo miglioramento, quello che arriva a un periodo che si preannuncia incandescente. Nelle prossime tre settimane i rossoneri giocheranno sette partite, di cui almeno cinque fondamentali. Forse è il momento migliore per affrontare una situazione del genere, visto lo stato di forma, ma Gennaro Gattuso, come sempre, guarda partita per partita e il calendario dice che si parte dalla gara dell'Olimpico contro la Roma.

I rossoneri stanno iniziando a credere nella rimonta fino al quarto posto, ma tutti sanno che per riuscirci devono essere praticamente perfetti. Non si possono commettere passi falsi e Gattuso lo ha ribadito oggi in conferenza stampa. È anche per questo che il tecnico calabrese guarda una partita alla volta, onde evitare di sottovalutarne qualcuna o di arrivare a qualche match distratti. Per provare a ottenere il miglior risultato possibile, la ricetta di Gattuso prevede: voglia, sacrificio e compattezza.

La voglia deve essere quella di non mollare mai, la voglia di ottenere dei risultati, la voglia di mettersi in gioco contro grandi avversari consapevoli di rischiare, ma tuttavia senza paura. Il Milan non può più permettersi di comportarsi da squadra di medio livello e per smettere di farlo bisogna avere tanta voglia. Ci deve essere voglia di cambiamento, voglia di respirare aria nuova. Finora non è mancata, parola di Gattuso. Ora è il momento meno indicato per farla venire meno e, con un allenatore così, è anche difficile immaginare che possa succedere.

Il sacrificio è strattamente collegato alla voglia. Per riuscire a realizzare tutte quelle cose, per riuscire a dare un seguito a quella voglia servirà tanto sacrificio. Sacrificio in allenamento e in campo. Si giocherà ogni tre giorni e bisognerà dare sempre il massimo. Giocare con il freno a mano tirato non è positivo e dunque bisognerà dare l'anima. Lo spirito di sacrificio è anche un fatto determinante nelle scelte di Rino. Gattuso ha infatti sottolineato che dovrà essere bravo a capire chi mandare in campo: preferisce qualcuno pronto a dare battaglia a qualcuno che magari ha i piedi più raffinati.

Infine Gattuso parla di compattezza. In questo caso le interpretazioni sono principalmente due: c'è la compattezza fuori dal campo, quella tra compagni di squadra, che sarà fondamentale. Mai come in questo momento c'è bisogno di un clima sereno, di stare tutti concentrati e di remare dalla stessa parte. Poi c'è la compattezza in campo, che è quella che porta a non subire gol. Rino è stato chiaro: per lui l'importante è in primis non prenderle, poi in qualche modo si segna. E considerando che con la Lazio si parte dallo 0-0 in casa e con l'Arsenal sarà doppio impegno, la teoria è assolutamente valida.

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