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In casa Milan, dopo il no dell'Uefa al settlement agreement, c'è fretta di conoscere il proprio destino. Come riporta il Corriere dello Sport in edicola stamattina, la strategia di Yonghong Li, infatti, inizia a diventare fastidiosa: pare, infatti, che il presidente voglia anteporre i suoi interessi personali a quelli del Milan. L'Uefa attende risposte certe e concrete entro tempi brevi, e non bastano gli aumenti di capitale previsti nei prossimi giorni. Il maggior organo calcistico europeo, infatti, non vuole avere a che fare con un 'fantasma', che non si è mai presentato a Nyon. L'Uefa chiede un programma biennale con un progetto serio e concreto. Se Yonghong Li non concede queste certezze, potrebbe esserci presto un cambio di vertice. A ciò si aggiunge il fatto che Mr Li non sembra intenzionato a favorire l'ammissione del Milan in Europa League, rinunciando così a 20-30 milioni. Nessuno, ora, ha intenzione di alimentare e incoraggiare le strategie del presidente Li, che rimane al comando, ma che è sempre più solo.
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