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Gustavo Gomez, difensore del Milan
"Augusto Paraja, agente del difensore paraguaiano Gustavo Gómez, non è riuscito (almeno per il momento, n.d.r.) a portare il suo assistito al Boca Juniors, club che, da vari giorni ormai, è in trattativa con il Milan per l'acquisto del centrale classe 1993.
"Oggi, sulle colonne di 'Tuttosport', l'agente di Gustavo Gómez si è scagliato senza mezzi termini contro la dirigenza rossonera. Parole pesanti che, certamente, non potranno che lasciare strascichi polemici nei giorni a venire. “Di quello che sia successo in sede, preferisco non parlare – ha esordito il procuratore -. Ma vi garantisco che il Milan sta attraversando un momento di grande confusione. E mi auguro che quanto prima il Milan venga rappresentato di nuovo da personaggi all'altezza. Se prendi un giocatore di terza o di quarta categoria, e lo metti in Serie A, poi non puoi stupirti se fai brutta figura. Se non hai il livello intellettuale e professionale per dirigere un grande club, e te lo mettono in mano lo stesso, i risultati non sono buoni”.
"Paraja ha quindi proseguito: “Ormai, nel mondo del calcio, tutti i dirigenti, gli allenatori, i giocatori ridono della situazione che si è venuta a creare al Milan. Noi siamo stati trattati malissimo. I dirigenti del Boca Juniors sono arrivati da Buenos Aires, hanno portato una maglia in regalo e in cambio non hanno ricevuto nemmeno un caffè. Questo è stato l'inizio, immaginatevi com'è finita la riunione. Quando ci siamo ritrovati insieme in ascensore, quelli del Boca non volevano credere a quanto era successo: hanno offerto prima 5 e poi 6 milioni per Gustavo Gómez, era un affare anche per il bilancio. Nemmeno nella Serie C argentina si comportano in questo modo. La stessa cosa era successa 6 mesi fa quando sono venuto con i dirigenti del Fenerbahçe presentando un'offerta concreta. E' tutto improvvisato: il Milan non ha nemmeno accettato di negoziare”.
"Quale sarà, dunque, il futuro del suo assistito adesso? Paraja non sa spiegarselo: “Non so adesso cosa succederà, non credo di avere altre possibilità. Ma magari arriva un altro procuratore, che gli porta un'altra offerta, magari un mediatore a loro più vicino, e può anche essere che lo vendano. Ma non con me. Non gioca mai, non ha alcuna possibilità di essere utilizzato. Ma il Milan oggi è questo. E tutti lo sanno. Persino se prendi un taxi e chiedi al tassista cos'è il Milan ti risponde esattamente così. Perché tutti sanno, ormai, quel che capita al Milan in questi tempi”.
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