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Tiémoué Bakayoko, centrocampista del Milan (credits: acmilan.com)
"Era diventato, negli ultimi mesi, a Milanello, quasi un triste refrain. Quando, durante le conferenze stampa, veniva chiesto a Gennaro Gattuso, tecnico rossonero, quali rinforzi avrebbe gradito sul mercato, l'allenatore calabrese, quasi come fosse una cantilena, era solito ripetere: “Una mezzala che sia un po' Franck Kessié un po' Giacomo Bonaventura, un esterno d'attacco ed un bomber da 20-25 gol”.
"Nella turbolenta (eufemismo) estate rossonera, che ha visto un'esclusione ed una successiva riammissione in Europa League, un cambio di proprietà e lo stravolgimento, consequenziale, di tutto il management, si pensava che sarebbe stato molto difficile accontentare le richieste di un Gattuso che, dalla sua, aveva dalla sua parte i numeri: sotto la sua gestione, infatti, il Milan2017-2018 avrebbe concluso al terzo posto nella classifica di Serie A.
"Alla fine, è arrivato il grande, grandissimo centravanti (Gonzalo Higuaín), è arrivato un altro esterno offensivo (Samuel 'Samu' Castillejo, abile a fare ambedue le fasce) e la coppia Leonardo-Paolo Maldini, responsabili dell'area tecnica e sportiva del Diavolo, nonché delle operazioni di mercato, ha regalato all'ex compagno di squadra anche un poderoso centrocampista, il 24enne francese Tiémoué Bakayoko, prelevato dal Chelsea a condizioni economiche molto vantaggiose.
"Nell'ultima stagione, in Inghilterra, Bakayoko ha disputato ben 43 gare tra Premier League (29), coppe nazionali (9) e Champions League (5), senza, però, mai brillare e, sicuramente, non giustificando l'investimento di 40 milioni di euro più bonus effettuato da Roman Abramović per strapparlo al Monaco, club in cui si era imposto all'attenzione degli appassionati di calcio, degli addetti ai lavori e degli scout di mercato per una grande stagione in Ligue 1 e, soprattutto, per una Champions League nel Principato giocata da vero protagonista.
"Forza fisica (189 centimetri d'altezza), tecnica, duttilità: Gattuso ha spinto fortemente per avere alle sue dipendenze Bakayoko, ottenuto in prestito oneroso con diritto di riscatto per un totale di 40 milioni di euro, consapevole di come, qualora tornasse il giocatore ammirato da tutti allo stadio 'Louis II', per la Serie A italiana si tratterebbe di un craque assoluto. Non reggono, in questo caso, i paragoni con un suo illustre predecessore, passato nella Milano nerazzurra dopo aver fatto benissimo al Monaco, ovvero Geoffrey Kondogbia. Il numero 14 (l'arrondissement di Parigi dov'è nato, n.d.r.) rossonero è tutt'altro tipo di atleta.
"Prevalentemente Bakayoko gioca da mezzala sinistra: perfetto nel 4-3-3 di Gattuso per giocare insieme a Kessié e Lucas Biglia al posto di Bonaventura. Può, però, sostituire anche l'ivoriano sul versante opposto e, all'occorrenza, saprebbe anche giostrare, sebbene con caratteristiche naturalmente differenti, da regista davanti la difesa. Il suo arrivo, oltretutto, potrebbe consentire a Gattuso di 'sdoganare' il tridente di trequartisti dietro Higuaín, con lo schieramento di Kessié e Bakayoko, in coppia, a fare da frangiflutti davanti la difesa.
"Un po' Marcel Desailly, un po' Yaya Touré: il Milan, con l'innesto di Bakayoko, ha guadagnato forza e tecnica in mediana. Starà a Gattuso, ora, che stravede per il francese, trovare le giuste alchimie in mezzo al campo già a partire dalla sfida del 'San Paolo' di Napoli. Intanto, lui, Bakayoko, si è presentato così ai tifosi rossoneri!
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