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Un po' per necessità economiche, un po' per convinzione. Il presidente del Milan Silvio Berlusconi ha indicato la via da seguire: da qui in avanti sarà un Milan sempre più italiano e giovane. Combattere ad armi con i club più ricchi al Mondo è diventato ormai impossibile, la loro potenza di fuoco - in termini economici - è mostruosa, soprattutto se confrontata con i bilanci, sempre più esangui, del Milan.
L'idea quindi è quella di avere una rosa con un'identità forte, calcistica e territoriale. Tanti italiani e tanti giovani cresciuti nel vivaio. Oggi la Gazzetta dello Sport ha fatto il conto di giocatori che potrebbero rientrare in questo identikit: 8 sono già in rosa.
Si tratta di Donnarumma, Abate, Romagnoli e Antonelli in difesa. Di Montolivo (presto arriverà il rinnovo per il capitano rossonero), Bertolacci (da recuperare, ma le quaità per fare molto, molto meglio le ha) e il giovane Manuel Locatelli (paragonato ad appena 18 anni al grande Pirlo dal presidente Berlusconi).
C'è poi Bonaventura, cuore e anima della squadra con la sua grinta e le sue giocate. Nella formazione tracciata dalla rosea, Jack potrebbe anche essere avanzato nel tridente offensivo. Il modulo scelto è infatti il 433. Davanti Boateng, Menez e Luiz Adriano potrebbero (dovrebbero, sottolinea la Gazzetta) abbandonare il Milan. E allora chi arriva? Si fanno due nomi in particolare: uno è Domenico Berardi che, in coppia con Di Francesco (nonostante le smentite di Berlusconi), potrebbe dare qualità e imprevedibilità al Milan. L'altro è Pavoletti è Leonardo Pavoletti, che al netto degli infortuni di quest'anno sta facendo davvero molto bene. Il Milan lo aveva anche già cercato a gennaio, quando il destino di Luiz Adriano sembrava segnato e parlava cinese.
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