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Zvonimir Boban, ex Chief Football Officer del Milan (credits: GETTY Images)
"ULTIME MILAN - Zvonimir Boban, Chief Football Officer del club di Via Aldo Rossi, ha incontrato i giornalisti al 'Milanello Sports Center' in occasione del raduno del Milan di Marco Giampaolo. Tutte le dichiarazioni di Boban ai microfoni del nostro inviato a Milanello, Peppe Gallozzi:
"Sul suo ritorno al Milan: "Fa piacere rivivere emozioni forti: ho 50 anni, non fingo ma se ripenso a cosa si è creato qui e vinto qui, questo è un posto speciale. Fa piacere vedervi e abbracciarvi. Noi speriamo di fare una vita da Milan perché siamo il Milan. Noi tutti abbiamo nel cuore di riportare in alto il Milan con la proprietà attuale. Si parla tanto che non sia ambiziosa e non è vero. Purtroppo ci sono delle restrizioni: noi dobbiamo essere bravi e veloci. Sta a noi avere le capacità per far sì che il Milan torni a competere. Ce la metteremo tutta. Non ho paura di fallire: ho problemi solo con il non provare. Ci sentiamo tutti così. Conoscevo Paolo Maldini, conosco Ivan Gazidis, abbiamo anche battagliato ma sempre con rispetto. Faremo tutto per dare una mano a squadra e mister".
"Sulla chiamata di Maldini: "Avrei potuto vivere senza averci provato ma sono qua. Ovviamente la chiamata di Maldini è arrivata quando Leonardo stava lasciando: aveva bisogno di supporto ho parlato con la proprietà e ho visto che era giusto. Dal primo momento ho capito che avrei fatto questo passo. Anche un anno fa c'era stata una telefonata, ma ora era il momento giusto. Non mi è costato nulla perché è una scelta di cuore, una scelta di vita. La scelta più grande della mia vita".
"Sulla scelta di Giampaolo: "Non mi ha influenzato il fatto che Marco Giampaolo giocasse con il trequartista, con il numero 10. Abbiamo testato tutti Giampaolo ed è uno dei pochi allenatori che con chiarezza riesce a far esprimere la sua squadra. Anche il Real Madrid ha vinto così. Marco troverà la strada giusta perché capisce che senza giocatori il concetto non vince. L'equilibrio sarà fondamentale".
"Sul calciomercato rossonero: "Non posso parlare di mercato. Deve essere una crescita nel tempo ma deve essere un Milan di maggiore qualità. Non avendo le coppe europee l'allenatore potrà lavorare meglio con i giocatori. Non posso promettere colpi, cercheremo di fare di più ma chiunque arriverà dovrà essere un giocatore funzionale".
"Sulle differenze tra questo Milan ed il suo Milan, quando giocava: "È diverso dal mio Milan, c'erano emozioni diverse quando giocavo. Lo vivevo come un sogno, una vita virtuale che passa e poi dopo c'è la vita reale. La vivo diversamente, ma con tutto me stesso. Il rossonero è forte e indelebile in me".
"Su Jordan Veretout e Ismael Bennacer: "Sono buoni giocatori. Ma questo è più il lavoro di Paolo e Ricky Massara".
"Su Gianluigi 'Gigio' Donnarumma: "Siamo felici di avere il miglior portiere o tra i migliori al mondo come Donnarumma. Per il momento è così. Riprendo le parole di Paolo".
"Sul futuro del Milan: "Ho tante speranze per il futuro e dobbiamo costruirci certezze step by step. Per quello che ci giochiamo non mi interessa dell'immagine mia e di Paolo. Noi dobbiamo fare il bene del Milan. Si può sbagliare, ma dobbiamo fare scelte logiche anche riguardo ai giocatori. Scelte calcisticamente logiche. Ci propongono tanti giocatori ma li valutiamo noi".
"Sull'affetto dei tifosi del Milan: "Pazzesco l'attaccamento dei tifosi. Gennaro Gattuso ha fatto tanto per soddisfarli e loro hanno sostenuto con amore".
"Sull'obiettivo stagionale della squadra: "L'obiettivo deve essere vincere ogni partita e giocare bene. Una squadra come il Milan non può avere medie ambizioni. In nessuna partita si può pensare 'ho dato tutto e ho perso'. A 'San Siro' e in ogni stadio. Cercheremo di costruire gioco e qualità". Rivivi la giornata del raduno rossonero nel nostro live! Continua a leggere >>>
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