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"Giacomo Bonaventura, centrocampista (ma anche, all'occorrenza, attaccante esterno) rossonero ha rilasciato una lunga intervista al 'Corriere dello Sport – Stadio', durante la quale ha toccato vari argomenti. Il suo terzo ritiro milanista, per esempio, è iniziato con un allenatore nuovo, Vincenzo Montella, con il quale 'Jack' sta dimostrando di trovarsi alla perfezione: “Stiamo imparando cose diverse in un clima tranquillo, vedo tutti sereni, concentrati e vogliosi – ha sottolineato Bonaventura -. Quando Montella ed il suo staff ci hanno spiegato la loro metodologia di lavoro, ho capito subito che era interessante. Ci sono stati parecchi cambiamenti a livello di fatica, di alimentazione, ma anche di tattica. La prima impressione è che abbiamo un allenatore preparato, che non lascia nulla al caso. Lui è il nostro valore aggiunto”.
"Bonaventura ha rivelato come la principale novità tattica introdotta da Montella sia quella di avere sempre la palla tra i piedi e comandare il gioco: l'unica soluzione possibile per tornare in Europa. “Nessuno adesso ci inserisce tra le prime tre – ha proseguito Bonaventura -: questo pronostico ci deve fare arrabbiare e stimolare. Per noi in questo momento è meglio partire da dietro, con umiltà e voglia di far bene”. Anche perché, come ha evidenziato l'ex atalantino, “giocare con la maglia del Milan è un onore. Cercherò di dare il mio contributo perché il Milan torni a vincere”. Bonaventura, che quest'anno ha abbandonato il numero 28 per prendere il 5, lo scorso anno sulle spalle di Philippe Mexès, ha ammesso come le incertezze sul futuro societario influiscano un po' all'interno dello spogliatoio, ma anche come in campo, a conti fatti, vadano i calciatori, i quali dovranno essere abili a riproporre un'organizzazione di gioco importante e la mentalità vincente del proprio allenatore.
"Giudizi positivi su Gianluca Lapadula (“Ha fame, qualità e voglia di far bene”), l'auspicio che resti Carlos Bacca (“So che vuole disputare la Champions, come tutti noi: se resta ci aiuterà a qualificarci per le coppe”), ed un breve accenno sul rinnovo di contratto: “Aspetto che si sistemi la situazione societaria, poi parlerò con i dirigenti. Qualcosa da mettere a posto c'è, ascolterò quello che avranno da dirmi. Non so cosa può succedere perché ci sono variabili che adesso non posso prendere in considerazione. Io al Milan però sto bene”. Infine, una speranza: “Vincere un trofeo con il Milan, ora non è più il tempo delle chiacchiere”.
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