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André Silva, Eintracht Francoforte, foto eintracht.de
CALCIOMERCATO MILAN - André si è perso, e non sa tornare. Non si tratta del personaggio cantato da Faber ma di André Silva, il ragazzo prodigio portoghese che da un paio d’anni non riesce più a ritrovare la strada. In estate il passaggio in extremis all’Eintracht Francoforte: scambio di prestiti con Ante Rebic, esterno croato che, per ora, non sta lasciando il segno. Silva è approdato in Germania dopo il naufragio della trattativa con il Monaco, il club del principato che gli aveva sbattuto le porte in faccia a causa di qualche guaio fisico.
In Bundesliga l’attaccante non sta vivendo un’avventura entusiasmante: 11 presenze (5 da titolare) e 3 gol contro Borussia Dortmund, Union Berlino e Werder Brema, ma tutti concentrati tra settembre e ottobre, poi il vuoto. In tutti e tre gli incontri, le sue reti hanno contribuito a portare punti alle Aquile ma il rendimento è sotto le aspettative.
Una stagione ancor più sottotono rispetto a quella precedente, sempre in prestito, al Siviglia. In Andalusia il classe ’95 aveva iniziato col botto, tripletta al Rayo Vallecano all’esordio, doppietta contro il Real Madrid – all’epoca campione d’Europa in carica -, sino all’ultimo squillo alla 21^ giornata contro il Levante. A fine campionato le presenze erano state 29, i gol 9. Bene ma non troppo.
Per un’analisi più accurata, bisognerà ovviamente attendere la fine della Bundesliga, a cui farà seguito il campionato Europeo. Molto legato al suo paese, eletto erede di Cristiano Ronaldo fino a poco tempo fa, il richiamo di un palcoscenico internazionale potrebbe rigenerare un ragazzo dai grandi mezzi ma da un carattere forse troppo introverso. Con il Portogallo 34 gettoni e 15 gol, segnale di quanto l’aria di casa gli faccia bene. L’auspicio è di vederlo risplendere ad Euro 2020, per poter poi riabbracciare un atleta agonisticamente e mentalmente ritrovato o, male che vada, rivalutato.
Soprattutto in termini economici, per poter trattare adeguatamente in sede di mercato. André Silva si è perso sì, ma nel calcio tutto cambia velocemente ed ogni strada può portare al successo. Magari André Silva sta facendo solo un giro largo: storie di bomber. Che il 2020 sia il suo anno. Conviene a tutti, Milan in primis.
(di Luca Villari)
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