CALCIOMERCATO MILAN - Il Milan, come noto, dovrà rendere conto alla UEFA, prossimamente, per le violazioni dei parametri del Fair Play Finanziario avvenute nel triennio e nel triennio : facile ipotizzare, dunque, che per il club di Via Aldo Rossi, al netto di quelle che saranno le sanzioni che arriveranno da Nyon in tal senso, si entri in un regime di 'spending review'.
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Bilancio Milan: che risparmio dai contratti in scadenza!
Ovviamente, ciò andrà ad incidere sulle operazioni in programma per il prossimo calciomercato estivo. Dovrà essere brava la società rossonera a condurre una campagna di rafforzamento dell'organico, qualunque sia la posizione finale in questo campionato, mantenendo la politica del 'saldo zero' tra entrate ed uscite, ma, soprattutto, abile ad agire, sul bilancio, tagliando quanto più possibili le spese.
In particolare, liberandosi di contratti troppo pesanti, in termini di ingaggio lordo e di ammortamento sul bilancio, per giocatori non di primo livello nella rosa rossonera. In questo senso, una concreta mano al margine di manovra che avranno Ivan Gazidis, amministratore delegato, Leonardo, direttore generale dell'area tecnico-sportiva, e Paolo Maldini, direttore strategico sviluppo area sport, arriverà dai contratti in scadenza.
Ben cinque giocatori del Milan, infatti, vedranno scadere il proprio accordo con la società meneghina tra poco più di un mese, il prossimo 30 giugno. Si tratta dei difensori Ignazio Abate (classe 1986) e Cristian Zapata (1986) e dei centrocampisti Riccardo Montolivo (1985), Andrea Bertolacci (1991) e José Mauri (1996). Per Abate e Zapata, va sottolineato, il Milan potrebbe anche concludere, 'last minute', un ma, qualora non si dovesse arrivare ad un accordo, i due veterani sarebbero liberi sul mercato dal 1° luglio.
Considerando il solo ingaggio lordo annuo, in base ai dati di 'Calcio e Finanza', con le dismissioni dei contratti di Abate (4,2 milioni di euro), Zapata (3,1), Montolivo (4,6), Bertolacci (3,7) e Mauri (2,6), il Milan risparmierebbe ben 18,2 milioni di euro sui 103,5 che, in questa stagione, il club rossonero ha sborsato per gli emolumenti ai calciatori. La cifra, poi, salirebbe addirittura a 25,8 milioni, su un totale di quasi 164 milioni di euro, se si conteggia anche l'ammortamento a bilancio dei cartellini dei suddetti giocatori.
Un risparmio, dunque, non indifferente per il Milan. Cifra che, addirittura, potrebbe salire qualora il Milan decidesse di lasciar andare via anche l'argentino , classe 1986, ad un anno dalla scadenza naturale del suo contratto (30 giugno 2020). Senza il suo numero 21, in questa stagione spesso infortunato, il Diavolo risparmierebbe quasi 6,5 milioni di euro lordi l'anno di stipendio, 'cancellando' 12,8 milioni di euro, ammortamento compreso, dal costo totale a bilancio. Dovrebbe restare al Milan, invece, Giacomo 'Jack' Bonaventura, anch'egli in scadenza nel 2020, che 'pesa' per 3,7 milioni di stipendio lordo annuo e per 4,5 milioni a bilancio.
Qualora, poi, infine, lasciassero il Milan anche giocatori quali Antonio Donnarumma, Ivan Strinic ed Alen Halilovic, praticamente mai considerati nelle rotazioni, il Diavolo andrebbe a risparmiare altri 9 milioni circa totali. Tutto, affinché la dirigenza costruisca una squadra più forte, magari meno 'ampia', ma con rinforzi mirati, di qualità e dall'ingaggio maggiormente sostenibile. Intanto, però, c'è un campionato da finire e, possibilmente, una Champions League da conquistare: per tutti gli incastri possibili,
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