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Calciomercato Milan – Bilancio ‘cinese’ in rosso: le spese folli di Fassone e Mirabelli

Daniele Triolo

Il bilancio del Milan, sotto la gestione cinese, ha fatto registrare un passivo di 126 milioni: facciamo un salto indietro ai tempi delle ‘cose formali’

"I quotidiani sportivi in edicola questa mattina hanno ricordato come il Milan chiuderà il proprio bilancio 2018 in passivo di ben 126 milioni di euro. Nessun problema economico per il club di Via Aldo Rossi, giacché l’intera cifra è già stata ripianata dal fondo Elliott Management Corporation, attuale proprietario del club. Il dato, però, è indicativo del lavoro non propriamente ottimale svolto dalla vecchia proprietà cinese in seno alla società rossonera.

"Durante la gestione di Yonghong Li, affidata, per quanto concerne la parte sportiva all’ex amministratore delegato Marco Fassone ed all’ex direttore sportivo Massimiliano Mirabelli, il Milan  era passato ‘alle cose formali’, ovvero comprato nuovi giocatori, in ben 11 circostanze. ‘La Gazzetta dello Sport’ in edicola questa mattina, dunque, ha ricordato tutti gli acquisti effettuati dal Milan ‘cinese’ e la spesa per ognuno di loro.

"Lucas Biglia, prelevato dalla Lazio per 17 milioni di euro più 3 milioni di bonus; Fabio Borini, preso in prestito oneroso con obbligo di riscatto per 6 milioni di euro dal Sunderland; Hakan Çalhanoglu acquistato per 20 milioni di euro dal Bayer Leverkusen; Andrea Conti prelevato per 20 milioni dall’Atalanta; Leonardo Bonucci preso per 40 milioni dalla Juventus; Antonio Donnarumma rilevato dall’Asteras Tripolis per un milione di euro; Nikola Kalinić acquistato in prestito con obbligo di riscatto dalla Fiorentina per un totale di 25 milioni di euro; Franck Kessié, arrivato in prestito biennale con obbligo di riscatto per 26 milioni di euro dall’Atalanta, Mateo Musacchio preso per 17 milioni dal Villarreal; Ricardo Rodríguez acquistato per 15 milioni di euro dal Wolfsburg ed André Silva preso per 38 milioni dal Porto.

"Totale, 228 milioni di euro investiti nel mercato estivo 2017 per undici calciatori. Un’enormità. Di questi giocatori, tra l’altro, Bonucci, Kalinić ed André Silva, che dovevano essere tra i cardini della squadra del futuro, già non giocano più per il Milan, venduti rispettivamente a Juventus (35 milioni), Atlético Madrid (14) e Siviglia (prestito oneroso con riscatto a 35) dopo appena un anno, e che hanno generato, nel bilancio societario, qualche milione di minusvalenza. Fortunatamente, alcuni di loro, come Çalhanoglu, Kessié e Biglia costituiscono l’ossatura base del Milan di Gennaro Gattuso. Ieri l’argentino ha parlato ai microfoni di ‘Sky Sport’ suonando la carica in vista del derby: le sue dichiarazioni.

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