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Marco Giampaolo, tecnico del Milan (credits: acmilan.com)
"CALCIOMERCATO MILAN - Rush finale per la sessione estiva di calciomercato, che chiuderà i battenti il prossimo 2 settembre. Ed al Milan di Marco Giampaolo manca ancora qualcosa in attacco. L'estate di mercato del Milan, a conti fatti, è stata piuttosto proficua: in questo momento, però, la dirigenza deve accelerare su due fronti per consegnare all'allenatore originario di Giulianova una formazione più competitiva possibile. Ma andiamo per ordine.
"Dopo le tante dismissioni a centrocampo, tra giocatori andati via in scadenza di contratto e mancato riscatto dal prestito di Tiémoué Bakayoko, il Milan ha provveduto inserendo nella propria mediana due elementi come Rade Krunic, mezzala, e Ismael Bennacer, playmaker, che l'anno scorso erano stati i punti di forza dell'Empoli. Compagine retrocessa in Serie B, è vero, ma anche squadra capace di esprimere un ottimo calcio su ogni campo d'Italia. Un po' il 'leit-motiv' che anima da sempre la carriera di Giampaolo.
"Serviva un attaccante, visto che la società aveva già messo in preventivo la cessione di Patrick Cutrone, sacrificato sull'altare delle plusvalenze in bilancio e per la convinzione che il ragazzo abbia mezzi tecnici piuttosto limitati, ed è arrivato Rafael Leao dal Lille. Una grande promessa, un potenziale fenomeno il ragazzo portoghese. Tutto da testare alla prova, ardua, con il campionato italiano, ma di talento su cui Giampaolo potrà lavorare e costruire su c'è, e come se c'è.
"Quindi, vista l'indisponibilità di Mattia Caldara (che il Milan, al pari di Giacomo 'Jack' Bonaventura, considera praticamente come fosse un nuovo acquisto), il Diavolo necessitava di un difensore e, dopo un casting durato un bel po' sfiorando l'idea di puntare su un giovane turco, passando da Ozan Kabak e Merih Demiral, alla fine è sbarcato in Italia un giovane brasiliano, Léo Duarte, dal Flamengo, sulle cui qualità scommettono sia l'ex rossonero Serginho sia Lucas Paqueta, che riabbraccia il veloce centrale dopo l'esperienza comune nel 'Mengão'.
"L'acquisto di Theo Hernández, prelevato a titolo definitivo dal Real Madrid, a conti fatti, ha rappresentato l'investimento, importante ma mirato, in un ruolo già ricco di interpreti, ma nessuno delle qualità tecniche del francese. Ora, però, per completare l'opera, il direttore tecnico Paolo Maldini, il Chief Football OfficerZvonimir Boban ed il direttore sportivo Frederic Massara devono regalare a Giampaolo l'ultimo tassello, quella famigerata 'ciliegina sulla torta', che risponda al nome di un calciatore in grado di spaccare in due le partite ed assicurare imprevedibilità all'attacco.
"Il nome 'caldo', ormai da tempo, è quello dell'argentino Ángel Correa dell'Atlético Madrid, che si è già promesso ai rossoneri. Un'operazione, però, molto onerosa che il Milan medita di fare non appena riuscirà a piazzare altrove due tra Diego Laxalt, Samu Castillejo e, soprattutto, André Silva: missione questa, che si sta rivelando il vero problema del calciomercato estivo 2019 per il club di Via Aldo Rossi. L'alternativa a Correa, più che altro per caratteristiche tecniche e perché i rappresentanti della sua scuderia, la SEG, sono stati spessi in sede a Milano, è Memphis Depay, olandese dell'Olympique Lione.
"Sia Correa sia Depay, schierati al fianco di Krzysztof Piatek, con il ritrovato e rinnovato Jesús Suso alle loro spalle e Rafael Leao dodicesimo uomo di lusso, probabilmente, aumenterebbero il tasso di pericolosità del Diavolo di Giampaolo, rendendolo un competitor importante per un posto nella prossima Champions League. In caso contrario, il Milan rischierebbe di restare la solita squadra, magari bella ma incompiuta, destinata a navigare nel limbo dei 'vorrei, ma non posso'. Intanto, ad Udine, per l'esordio in campionato i rossoneri si presenteranno con la stessa formazione dello scorso anno. Non un eccellente viatico per iniziare la stagione.
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