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Il procuratore portoghese Jorge Mendes (credits: GETTY Images)
CALCIOMERCATO MILAN - Si sa che nel calcio di oggi il rapporto positivo tra squadre e agenti è il primo passo per costruire un grande mercato. L'esperienza insegna al Milan che non è produttivo farsi nemico un procuratore se si guarda la vicenda che ha coinvolto Gianluigi Donnarumma e Mino Raiola. Nonostante il lieto fine, il tira e molla che è stato generato dalla trattativa è stato a dir poco estenuante.
Se ci si riallinea con i tempi moderni non è difficile notare la collaborazione che il Milan ha iniziato con quello che forse è l'agente più importante al mondo: Jorge Mendes. Un sodalizio che è iniziato due anni fa con l'ingaggio di Andrè Silva e che poteva anche sfociare nel grandissimo colpo Cristiano Ronaldo. A proposito di Andrè Silva è opportuno spendere due parole.
Il portoghese è stato considerato sempre nella lista dei cedibili per il Milan ma, ancora adesso, si trova all'interno della rosa. L'operazione sfumata all'ultimo minuto con il Monaco sembra aver bloccato ogni discorso perché in Premier ormai il mercato è chiuso e in Francia non sembrano esserci altre squadre interessate.
Unica operazione portata a termine è la cessione di Patrick Cutrone. Ad analizzare meglio i numeri ci si accorge però di come la valutazione dell'ex rossonero di 18 milioni più bonus sia decisamente bassa considerando i prezzi monstre che si leggono per il mercato inglese. E perché la trattativa per Angel Correa (giocatore segnalato da lui) è ancora in fase di stallo? Perché la cifra che l'Atletico Madrid vuole per il suo numero 10 non può essere coperta dalla sola cessione di Cutrone. Chi manca all'appello? Proprio quell'Andrè Silva che doveva essere già altrove e che Mendes non è riuscito a piazzare. Un ragionamento che evidenzia come forse, in questo momento, la collaborazione tra il Milan e l'agente sia quasi controproducente. Intanto il Parma non molla Andrea Conti, continua a leggere >>>
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