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Fabio Borini, ex giocatore del Milan (credits: GETTY Images)
"CALCIOMERCATO MILAN - Trattative, acquisti e cessioni, inutile negarlo, saranno valutati in base all’impatto a bilancio che avranno: la cifra incassata, l’ingaggio risparmiato e l’eventuale plus/minusvalenza effettuata. E’ anche il caso di Fabio Borini.
"Dopo aver vissuto due stagioni da onesto mestierante pronto all’uso, Fabio Borini è lentamente sparito dai radar rossoneri ed ha vissuto una seconda parte di 2019 davvero insoddisfacente per spazio e considerazione. Con il contratto in scadenza nel prossimo giugno e le offerte di numerosi club (Genoa, ma anche alcune squadre inglesi), è assolutamente probabile che Borini possa decidere di salutare il Milan già nel corso del mercato di gennaio.
"L’uscita dell’attaccante non sarebbe un dramma per i rossoneri, sia dal punto di vista tecnico – visto che ormai il giocatore è ai margini – che da un punto di vista finanziario. Complice il ricco contratto fattogli firmare tre anni orsono dal diesse Massimiliano Mirabelli, infatti, Borini ha un costo a bilancio davvero molto elevato in vista dei prossimi sei mesi di gestione. Per la precisione si parla di € 3.108.236, la somma della quota di ammortamento (€ 920.736) e appunto dello stipendio lordo (€ 2.187.500).
"Da una sua cessione, dunque, il Milan risparmierebbe se non altro questa cifra, mentre difficilmente potrebbe realizzare una plusvalenza. Il valore netto di Borini è di € 2.762.207: non una cifra spropositata, ma comunque alta per un giocatore che dal 1° febbraio potrebbe accordarsi liberamente con qualsiasi altro club. Anche una cessione a titolo gratuito sarebbe però vantaggiosa per il Diavolo. La differenza tra la minusvalenza e i risparmi sui costi sarebbe infatti di € 346.029. Poca, pochissima roba, ma pur sempre meglio di zero.
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