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ULTIME MILAN - Un'esperienza che non verrà ricordata. Non nel senso che non verrà citata come positiva, ma nel vero senso della parola: tra qualche anno difficilmente qualcuno ricorderà che Mattia Caldara ha vestito la maglia del Milan per un anno e mezzo. Il difensore classe 1994 ha collezionato appena 2 apparizioni in campo: una in Coppa Italia e una in Europa League. Mai neanche un minuto in campionato. Definirla esperienza deludente è decisamente riduttivo.
Caldara era arrivato al posto di Leonardo Bonucci dalla Juventus, considerato uno dei giocatori più interessanti del panorama calcistico italiano dopo le eccellenti annate all'Atalanta. I bianconeri se n'erano privati con difficoltà e tutto lasciava pensare che potesse diventare un vero campione. Poi, però, tante difficoltà: prima i problemi di adattamento alla difesa a 4, poi l'infortunio: lacerazione parziale del tedine d'achille e quasi 4 mesi fuori, dopo che già alcuni problemi muscolari lo avevano rallentato. Rientrato, a maggio si è rotto il legamento crociato. Altri sei mesi out. Così, sia la scorsa stagione che quella attuale le ha passate più in infermeria che in campo.
Dopo il ritorno a disposizione, però, Caldara non ha mai convinto del tutto. Qualche apparizione con la Primavera, ma una condizione che non sembrava mai migliorare e soprattutto un adattamento alla difesa a quattro che non c'è mai stato. Così, dopo un anno e mezzo, Caldara fa ritorno all'Atalanta. Tutto definito: prestito di 18 mesi e diritto di riscatto a favore dei bergamaschi fissato a soli 15 milioni. Non solo l'esperienza milanista non è stata proficua in campo, ma non ha neanche consentito ai rossoneri di andarci a guadagnare. Insomma, la parentesi rossonera di Caldara è bene venga dimenticata, da tutti. Per le ultime su Suso... Continua a leggere >>>
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